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Russo ( Cisl Calabria): “A Roma litigano e in Calabria è tutto fermo”

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Fra gli incontri e scontri, con decreti manomessi che si denunciano in televisione e poi si ritirano, fra una farsa e una recita del governo centrale, a pagare un prezzo altissimo siamo noi in Calabria”. “Fra gli incontri e scontri, con decreti manomessi che si denunciano in televisione e poi si ritirano, fra una farsa e una recita del governo centrale, a pagare un prezzo altissimo siamo noi in Calabria”.

Tutto è fermo. Tutto è bloccato. Questo l’amaro sfogo di Tonino Russo -segretario generale Cisl Calabria- all’indomani dell’incontro avuto a Roma con l’esecutivo nazionale della Cisl dove sono state messe a punto le linee guida per i prossimi mesi proprio alla luce di queste giornate difficili da fronteggiare. I mercati appaiono nervosi, l’Europa boccia il Def giallo-verde, i giornali riempiono pagine di contraddizioni di una manovra economica capestro. “E intanto la Calabria muore sempre di più”. E’ un fiume in piena il segretario generale Cisl Calabria Russo che snocciola uno per uno i guai che attanagliano la regione. “Alla nostra terra servono interventi strutturali che creino occupazione, sviluppo e prospettive di crescita, con i redditi di inclusione si sostiene la povertà, non possono certo sostituire i salari e quindi il lavoro. Solo le politiche di investimenti infrastrutturali e, in particolare quelle viarie, sono i moltiplicatori dell’economia.

Ecco perché è necessario e in fretta svincolare l’avvio dei lavori del macro lotto 3 della SS 106 Roseto Sibari, accelerare le procedure per disporre le coperture finanziarie così da completare i lavori sulla fascia ionica della ss106 fino a Reggio Calabria. E’ urgente completare quei tratti della A/2 tra Morano-Sibari, Cosenza-Alitalia, e Pizzo-Vibo al fine di ultimare l’unico tratto autostradale che collega il sud. E’ indispensabile per una politica che guarda al futuro pensare alla reale prevenzione dei territori. Soltanto la messa in sicurezza dei nostri territori crea risparmi in vite umane innanzitutto e poi alle casse dello stato che non dovrebbero affrontare spese enormi di ricostruzioni dopo le catastrofi mentre si potrebbero tenere lavori volti alla manutenzione dei posti e prevenire di fatto alcune calamità. Frequenti sono ormai i danni causati dalle piogge che continuano spesso a mietere vittime. Uno degli obiettivi che la Cisl si è posta è quello di vigilare che nel Def vengono confermate le somme necessarie per la manutenzione ordinaria del territorio a partire dalle risorse per i lavoratori forestali e la copertura necessaria per completare la stabilizzazione dei lavoratori precari che da anni lavorano nella pubblica amministrazione come gli Lpu/Lsu diventati ormai un problema primario da sistemare. Per la Cisl calabrese la strada giusta da seguire saranno le piazze, le strade, le strutture da visitare certi che raccogliere le istanze renderà più forte un sindacato che ha puntato molto sullo sviluppo e poco sull’assistenzialismo perché è sempre alla ricerca di lavoro per i cittadini facendone quasi uno stile di vita.

 

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