Sacal, Ugl trasporto aereo Calabria: “Il sindaco Mascaro convochi un consiglio comunale straordinario”
2 min di letturaQuestione Sacal, la segreteria regionale trasporto aereo dell’Ugl chiede al sindaco di Lamezia un consiglio comunale ad hoc per dibattere della complessa vicenda.
Nota stampa. Come segreteria regionale di settore, riteniamo più che urgente un intervento che chiarisca la situazione attuale della società di gestione aeroportuale SACAL e GH, ci facciamo portavoce dell’iniziativa che intendano realizzare per il bene comune, un ente aeroportuale che l’aviazione civile ha già commissariato.
Non possiamo rimanere inerti davanti ad una posizione che in pratica costringe la società ad una scelta che snatura la funzione per cui è nata, di produzione traffico a rilancio veloce del territorio e della Calabria non a scopo di lucro.
Le voci circolanti, con sempre maggiore insistenza, riguardano una possibile privatizzazione, là dove qualcuno ha acquisito la maggioranza delle azioni, estromettendo gli enti pubblici che in precedenza costruivano l’ossatura della tutela di un bene che è del collettivo e non dei singoli personaggi in cerca d’autore e vogliosi di notorietà.
Un profilo tecnico-sociale che, fino ad oggi, ha funzionato, nonostante i colpi della sfortuna e del dissesto portato dal COVID 19, oltre a volte, anche una gestione interna discutibile troppo dispendiosa e sperperatrice.
La ripresa è lenta, lo sappiamo perfettamente, ma non possiamo accettare una resa totale del pubblico verso il privato, un precipizio senza fondo e senza prospettive future di lavoro e sviluppo.
Sollecitiamo quindi un faccia a faccia con coloro che hanno volontà a dare una svolta alla vicenda, sollecitando una riunione presso il comune in un consiglio comunale aperto a tutti, per tentare di tracciare, concordemente, un percorso a salvaguardia della gestione a conduzione pubblica-
Chiediamo al sindaco di Lamezia Terme di convocare un consiglio comunale in seduta straordinaria e pubblica invitando a partecipare la rappresentanza della politica regionale e provinciale, degli imprenditori, della dirigenza societaria, dell’ENAC, dei rappresentanti di partito, delle altre organizzazioni sindacali, della confindustria e delle varie associazioni industriali.
Ci auguriamo che si capisca, sia l’urgenza che la necessità impellente, di fare chiarezza e di poter dettare i canoni di un nuovo percorso, ma nel pubblico.