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Salviamo il nostro mare: plauso per il sequestro del canalone

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Salviamo il nostro mare: plauso per il sequestro del canaloneEsprimiamo compiacimento per il lavoro svolto dall’Arma dei Carabinieri, che ha portato al sequestro del canalone industriale a San Pietro Lametino per presunte gravi infrazioni ambientali.

Sabato scorso durante il partecipato sit-in organizzato sul Lungomare di Lamezia Terme, abbiamo chiesto proprio questo. Controllo del territorio, interventi a tappeto, perché sarebbe impensabile continuare a subire in silenzio, continuando nei fatti a martoriare una popolazione intera.

Non ci vuole certamente un mago per comprendere che ci troviamo dinanzi a dei sversamenti illegali, specie nella zona industriale di Lamezia, da dove secondo noi proviene la “bolla” che ha alimentato il cosiddetto mare verde, creando un danno all’economia locale ed all’ecosistema non indifferente, negando ai turisti e non, di potersi godere ciò che madre natura ci ha consegnato, ovvero un mare fantastico.

Purtroppo registriamo che le Amministrazioni Comunali fanno poco o niente per quanto riguarda il controllo del territorio, e ci dispiace, ed è evidente quindi che manca proprio il controllo del territorio, la deterrenza, manca lo stimolo, il pungolo, che deve partire necessariamente dai Comuni. La Regione Calabria faccia di più chiamando ad eventuali responsabilità i Comuni inadempienti. Manca la pulizia dei fiumi e questo presuppone il proliferare di attività illegali, lo sversamento per logica, potrebbe avvenire a monte e non necessariamente vicino al mare.

Sosterremo l’azione della Magistratura e degli inquirenti. Cercheremo di dare il nostro contributo, da cittadini di questa terra, infatti stiamo creando una task Force che monitori e segnali alle Forze dell’ordine eventuali sversamenti illegali.

Ora basta vogliamo il mare pulito.

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