San Giovanni in Fiore, due dottoresse cubane hanno preso servizio in Pronto soccorso
2 min di letturaLa sindaca Succurro: “grazie al commissario Occhiuto andiamo sempre avanti sulla sanità”
Comunicato Stampa
«Proprio a Ferragosto, due medici cubani sono entrati in servizio nell’ospedale civile di San Giovanni in Fiore. Ciò conferma il continuo potenziamento dei servizi sanitari locali, dovuto all’attenzione costante del commissario Roberto Occhiuto e del direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, che con tempismo e risolutezza hanno dato ancora seguito alle nostre richieste».
Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che insieme alla responsabile del Pronto soccorso dell’ospedale cittadino, Rosamaria Spina, ha atteso e accolto le due professioniste in occasione della loro presa di servizio.
«Benvenute – dichiara la sindaca Succurro – alle dottoresse Yoohana Almenares Rodriguez e Ismaray Delgado Abreu. San Giovanni in Fiore è città dell’accoglienza, dell’ospitalità e dell’amicizia. Sono certa che entrambe le dottoresse si troveranno bene e daranno un contributo importante nel Pronto soccorso locale, che aveva tanto bisogno di rinforzi qualificati». «Con l’arrivo di queste due dottoresse cubane, salgono a sei – precisa la sindaca di San Giovanni in Fiore – i medici in più che abbiamo portato nel presidio ospedaliero locale, nonostante le difficoltà legate al Piano di rientro dal disavanzo sanitario, che il commissario Occhiuto sta gestendo con indiscutibile competenza e risultati. Ancora, come amministrazione comunale abbiamo ottenuto, grazie allo stesso commissario del governo, sei milioni per la ristrutturazione dell’ospedale e il suo efficientamento energetico, oltre che la riattivazione del Multidisciplinare chirurgico, il potenziamento della Radiologia ospedaliera anche con il nuovo mammografo digitale, l’accelerazione delle prenotazioni, l’eliminazione delle file al Cup e un netto miglioramento dell’assistenza territoriale, che continuerà a crescere nei prossimi mesi».
«Sulla sanità – conclude la sindaca Succurro – non possono esserci tensioni o strumentalizzazioni politiche».