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San Luca (RC). Nipote del boss tenta di fare il portatore a Polsi

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San Luca (RC). Nipote del boss tenta di fare il portatore a Polsi

Un momento della festa della Madonna della Montagna al santuario di Polsi. Non c'erano i boss della 'ndrangheta alla festa della Madonna della Montagna, conclusasi stamattina nel santuario di Polsi. Secondo i rilevamenti fatti dagli investigatori, gli esponenti delle cosche che erano presenti erano inferiori come numero rispetto agli scorsi anni e, in piu', si è trattato di esponenti di secondo piano dell'organizzazione criminale. Un fatto che gli investigatori spiegano con gli arresti di affiliati alla 'ndrangheta fatti negli ultimi tempi, e in particolare con l'operazione Crimine eseguita il 13 luglio scorso, e con una prudenza dei mafiosi legata alla massiccia presenza di forze dell'ordine, che hanno effettuato servizi di controllo molto accurati.ANSA/FRANCO CUFARI

Allontanato dai Carabinieri, nei suoi confronti nessun provvedimento

SAN LUCA (REGGIO CALABRIA). Il nipote di un boss di ‘ndrangheta di Bagnara Calabra (Reggio Calabria), che fu arrestato nell’operazione “Crimine”, ha tentato di infiltrarsi tra i portatori della statua della Madonna di Polsi, durante la festa che si é svolta oggi, ma é stato subito individuato ed allontanato dai carabinieri impiegati nei servizi di ordine pubblico.

Il giovane ha tentato di approfittare della confusione provocata dall’elevato numero di fedeli accorsi al Santuario e di intrufolarsi tra i portatori, violando le prescrizioni imposte dagli organizzatori dei festeggiamenti e dalla Diocesi di Locri finalizzate ad evitare indebite intromissioni, ma é stato subito bloccato dai carabinieri e condotto nel presidio istituito dall’Arma proprio a Polsi.

Nei suoi confronti, comunque, dopo i controlli di rito, non é stato adottato alcun provvedimento.

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