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Sull’altare della Sanità lametina, Mascaro è la sposa che fugge

3 min di lettura
Rosario Aversa-LameziaTermeit

Perché nella città di Lamezia Terme alcune azioni, come quella del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo in relazione al pronto soccorso del Pugliese-Ciaccio, non hanno prodotto nemmeno un sussulto sia pure di dignità?
fratelli d'italia - sanità lametinaComunicato Stampa
Perché il sindaco Paolo Mascaro non ha fatto suo l’imprinting di Abramo mutuando l’azione rispetto al nosocomio cittadino, dove inefficienze e cattiva gestione sono sotto gli occhi di tutti?
E’ forse una questione di stile oppure è il dover riconoscere che questa gestione amministrativa in città è al giro finale, o forse meglio non è mai partita dai blocchi perché il “direttore di gara” non ha dato il suo placet e non ha dato lo start…con la pistola a salve?
Bene c’è da rilevare che se qualche segno concreto oggi si registra, di certo non è per l’azione di evidenza del sindaco Mascaro, semmai è opera di qualche medico coraggioso, che vuole esercitare la sua professione e che, ha dimostrato che senza sfilate o passarelle i reparti possono funzionare, rivalutando professionalità sopite nel tempo, o meglio ancora ibernate e mortificate da certo tipo di politica.
Parlare con responsabilità di sanità a Lamezia Terme significa non eludere i problemi “storici” dell’ospedale Giovanni Paolo II, significa sforzarsi di avere una visione complessiva della sanità calabrese, significa non continuare a difendere il cortile, ma soprattutto significa smettere di fare retorica politica, riempirsi la bocca, esercitare sproloqui pubblici magari allo scanno che si occupa e, poi non indignarsi seriamente di fronte a come funziona la sanità cittadina.
Non farlo, magari per un motivo di opportunità politica, significa essere correi – e qui è la gravità – di un sistema di incrostazioni che ha di fatto svenduto l’ospedale cittadino e mortificato la sanità lametina.
Avrebbe fatto meglio il sindaco Mascaro a copiare
– senza vergogna istituzionale – l’azione di Abramo, forse oggi non avremmo notizia che nell’ultima visita dei Nas al nosocomio della città, tantissime sono state le criticità rilevate per carenze igieniche, proprio nel pronto soccorso, senza mettere in conto altre criticità rilevate sul personale medico ed infermieristico sempre in servizio nell’ospedale di Lamezia.
D’altronde e forse giustamente il nostro sindaco Mascaro si astiene dalla tematica sanitaria, certamente per coerenza operativa, visto che proprio lui, massima autorità cittadina in tema di salute pubblica, osserva fra il meravigliato e l’emozionato, i fuochi artistici di Scordovillo, che purtroppo non sono fuochi fatui.
A Lamezia Terme questo matrimonio si è rotto, forse mai consumato in verità, ma noi non vorremmo che oggi la gelosia prenda il sopravvento”.

Rosario Aversa

Coordinatore Provinciale Catanzaro Fratelli d’Italia-AN

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