Sanità, l’ospedale di Lamezia entra nell’azienda unica di Catanzaro
2 min di letturaLAMEZIA. L’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia entra a far parte dell’azienda unica costituita dal “Pugliese – Ciaccio” e dal policlinico universitario “Mater Domini”.
Il consiglio regionale della Calabria ha approvato all’unanimità la proposta di legge sull’integrazione frutto dell’unificazione di due proposte: la prima (il testo base), presentata da consiglieri regionali sia di maggioranza sia di opposizione. Nello specifico questa prima proposta è stata avanzata da Michele Mirabello, Enzo Ciconte, Baldo Esposito, Claudio Parente, Antonio Scalzo e Domenico Tallini; la seconda proposta è stata presentata da Arturo Bova. La legge prevede che l’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro sia integrata con l’azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini”, che assume quindi la denominazione di azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini-Pugliese Ciaccio”. Nella fase di avvio della nuova azienda unica “la definizione delle attività tiene conto delle vocazioni assistenziali di emergenza del “Pugliese-Ciaccio” e di elezione, didattica e ricerca della ‘Mater Domini’”. Nel progetto di integrazione rientra anche l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme. Entro 90 giorni dalla approvazione della legge Regione e Università sono chiamati a siglare un protocollo d’intesa per regolare i loro rapporti e per concretizzare l’integrazione. Nell’assise di Palazzo Campanella, la proposta sull’integrazione tra gli ospedali del catanzarese, è stata illustrata dal consigliere regionale Mirabello che ha affermato: “Con l’azienda unica creiamo un vero e proprio polo sanitario e facciamo un primo passo per la complessiva riorganizzazione della sanità calabrese”.