Sanità: all’ospedale di Cosenza arriva il robot chirurgico Unical
2 min di letturaConsente interventi mininvasivi e trova numerose applicazioni
COSENZA. L’Università della Calabria ha installato stamani all’ospedale di Cosenza, il sistema robotico DaVinci, “il più evoluto – è scritto in una nota – per la chirurgia mininvasiva, che trova numerose applicazioni, dall’urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale.
Il sistema scelto dall’università è quello a doppia consolle, così da poterlo utilizzare anche per la formazione dei futuri medici”.
Ad oggi, afferma l’Unical, “è l’unico sistema configurabile con una console chirurgica aggiuntiva e un sistema di simulazione virtuale a favore del medico discente, per favorire una migliore preparazione preintervento e agevolare la curva di apprendimento. Il robot, del costo di 3 milioni e 300mila euro, è stato acquistato dall’Unical grazie alla vincita di un bando pubblico competitivo che ha poi consentito di rimodulare un precedente finanziamento regionale”.
All’inaugurazione erano presenti il rettore dell’Unical Nicola Leone e il commissario dell’Azienda ospedaliera Vitaliano de Salazar.
“Una dotazione assolutamente d’avanguardia – ha sostenuto Leone – perfettamente in linea con la vocazione tecnologica del corso di laurea di Medicina all’Unical, che ha l’obiettivo di formare i medici del futuro, dotati di solide conoscenze nel campo delle scienze della vita, ma anche di competenze ingegneristiche, bioinformatiche e di intelligenza artificiale.
Le nuove strumentazioni e i macchinari ad alta tecnologia messi a disposizione dall’Unical, potranno essere utilizzati per garantire cure efficaci e all’avanguardia, a beneficio di tutta la collettività”.
“Da parte dell’Annunziata – ha detto De Salazar – si è dato già avvio alla formazione dei professionisti. Da giugno la chirurgia cambierà volto rinforzando la miniinvasività, con un migliore e veloce tempo di ripresa per i pazienti”.
Il DaVinci permette una visione tridimensionale immersiva in grado di moltiplicare fino a 10 volte la normale visione dell’occhio umano, facilita l’accesso alle anatomie più complesse, offre precisione maggiore e anche una diminuzione degli effetti collaterali.
Il chirurgo gestisce l’operazione da una console a due postazioni. (ANSA).