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Sanità. Patto sociale: garantire agli infermieri co. co. co i medesimi diritti dei colleghi

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Lamezia. Giornate formative per il personale medico e infermieristico

Comunicato Stampa

In questi giorni in cui la pandemia fa, ancora, sentire forte il suo vigore non possiamo non raccogliere il grido disperato e di dolore degli infermieri assunti con co.co.co che hanno contratto il virus durante l’espletamento del loro lavoro nel reparto Covid allestito presso il nosocomio lametino.

Sono uomini e donne, padri e madri di famiglia che si trovano, oggi, in una situazione a dir poco surreale considerato che sono lavoratori co.co.co. ovvero collaboratori coordinati in rapporto continuativo con gli stessi compiti e le stesse responsabilità dei loro colleghi assunti con contratti di lavoro subordinato ma senza le loro stesse tutele.

Il lavoro di questi infermieri non differisce da quello degli altri colleghi con riferimento agli orari di lavoro alle modalità di ingresso e di uscita e con riferimento ai turni ed agli ordini di servizio.

Questi infermieri, cosi come i medici che in questo periodo vengono assunti con tali tipologie di contratto, sono lavoratori subordinati nella sostanza ma non nella forma.

Sono lavoratori che a causa della tipologia contrattuale applicata hanno meno tutele rispetto a quelle che effettivamente dovrebbero avere.

Sono lavoratori autonomi per i quali non sono previste ferie, malattia, non è prevista alcuna indennità di rischio e soprattutto non è prevista alcuna copertura assicurativa INAIL contro gli infortuni sul lavoro.

Ed è proprio qui il paradosso poiché sebbene tali infermieri hanno contratto il virus in corsia, l’Inail non avrebbe, ad oggi, intenzione, a differenza di quanto avviene per i colleghi lavoratori subordinati, di riconoscere l’infortunio sul lavoro per gli operatori assunti con contratti co. co. co.

E’ chiaro ed evidente come ciò rappresenti un vulnus nonché una grave discriminazione per gli infermieri assunti con contratti co.co.co. e, pertanto, alla luce di ciò chiediamo a tutti gli attori istituzionali di questa vicenda di adoperarsi per fare in modo che non solo vengano prorogati tutti i contratti in essere ed in prossima scadenza degli infermieri assunti per l’emergenza sanitaria in corso ma anche e soprattutto che i contratti degli infermieri co. co. co. siano convertiti in contratti di lavoro subordinato a tempo determinato al fine di garantire a questi infermieri, con immediatezza, gli stessi diritti degli altri colleghi.

In quest’ottica chiediamo al governo centrale nonché al governo regionale ed alla struttura commissariale di adoperarsi affinché tali lavoratori non restino un giorno in più senza tutela alcuna e soprattutto affinché non vi siano lavoratori di serie A e lavoratori di serie B.

Il Direttivo di Patto Sociale

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