Sant’Anna Hospital, Furgiuele: avvilente l’incapacità dei Commissari
2 min di letturaFurgiuele: continuerò a denunciare in Parlamento
Comunicato Stampa
A distanza di quasi 20 giorni dalle tanto strombazzate aperture dei commissari sulla vicenda del Sant’Anna Hospital, continuiamo a registrare con amarezza le proteste dei lavoratori di una eccellenza sanitaria lasciata colpevolmente al proprio destino.
C’è poco da fare, la storia si sta impietosamente ripetendo, e ci dice chiaramente che i tanto esaltati commissari regionali (compresi quelli di qualche ASP provinciale) alla sanità non solo non riescono a risolvere uno solo dei tanti problemi che affliggono la salute calabrese, ma costituiscono essi stessi un freno che amplifica il disagio sociale.
Nel caso del Sant’Anna c’è addirittura l’aggravante grottesca di una sostanziale doppia competenza, quella appunto del commissario ad acta regionale e quella dei vertici commissariali dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.
Ebbene, entrambi continuano a brillare per inconcludenza nel mentre uno dei presidi sanitari più invidiati della nostra pur problematica regione sta definitivamente scivolando verso il baratro.
Avevo già segnalato alla Camera dei deputati l’incapacità dei commissari in questa vicenda che rischia di diventare una nuova terribile bomba sociale, perché investe decine di malati rimasti privi di punti di riferimento all’altezza delle loro condizioni e centinaia di posti di lavoro.
Avevo pregato il ministro Speranza e il governo nella sua interezza di intervenire direttamente in questa situazione che i loro burocrati stanno soltanto peggiorando.
Nulla di apprezzabile però, salvo qualche buon intendimento, si è verificato.
Mi corre pertanto l’obbligo di riproporre con maggiore veemenza questa vergogna all’attenzione delle istituzioni parlamentari prima che sia davvero troppo tardi.
La vicenda del Sant’Anna è infatti paradigmatica di come il sistema commissariale sia ingessato e non offra strumenti efficaci per incidere concretamente sulle tante criticità che caratterizzano la sanità calabrese.
Conte e i suoi, che tanto avevano decantato il recente decreto Calabria, alla fine hanno partorito l’ennesimo fallimento.
Non possiamo più sopportare l’insensibilità di questi signori che utilizzano il sistema della pastoia burocratica per estinguere quel che di buono ancora rimane a livello sanitario In questa nostra terra.