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Sant’Anna Hospital. Serrao: vince la Calabria migliore

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Alfredo Serrao, presidente Associazione I Quartieri, sulla vicenda del Sant’Anna Hospital

Stamattina si è scritta una pagina migliore della storia calabrese, quella della sanità ed in particolare quella della vicenda del Sant’Anna Hospital, la clinica di eccellenza nella cardiochirurgia regionale, che da quasi dodici mesi era rimasta inchiodata nelle maglie della burocrazia, quella che si è manifestata nel modo peggiore.

Volutamente in questi ultimi giorni abbiamo preferito tacere perché eravamo coscienti che si giocava una partita importante per il futuro della sanità calabrese, e che non era utile alimentare un clima di scontro che non serviva alla risoluzione del problema ormai incanalato sul percorso del dialogo.

Il compromesso raggiunto fra il direttore generale f.f. dell’Asp di Catanzaro, dott. Ilario Lazzaro ed il CdA della clinica catanzarese guidato dal dott. Gianni Parisi è il segno che il dialogo fra le parti, quando non è avvelenato da motivi incontrollati di giustizialismo personalizzato, genera i frutti che tutti speravano e restituisce ruolo e dignità a quel potenziale di professionalità ingiustamente mortificato negli ultimi tempi.

Di certo sarà la storia, quella che ancora dovrà scriversi e rendere giustizia, ma tutto questo non ci esime dal dire un grazie a quanti hanno difeso una realtà dagli attacchi immotivati, dalle speculazioni nascoste e dai tanti avvoltoi pronti a sorvolare il cielo del Sant’Anna Hospital. Grazie ai capitani coraggiosi del CdA, Parisi, Capomolla e Maselli che hanno creduto e lottato; grazie ai tanti dipendenti della clinica che hanno difeso una professionalità ed un diritto alla cura dei pazienti calabresi; grazie a quei pochi che hanno lottato mettendoci la faccia e non replicando sterilmente un palinsesto solo politico; grazie a quelle sigle sindacali come l’Usb, giudata da Tonino Jiritano che hanno tenuto alta l’attenzione in un isolamento non giustificabile.

Grazie alla città di Catanzaro, a quel piccolo pezzo che non ha scimmiottato l’immobilismo molto diffuso della politica cittadina e di molti componenti di quella regionale e nazionale, pronti oggi a mettere la bandierina.

Grazie a tutti voi ed a tutti noi perché la strada non è ancora sgombra da agguati, perché nessuno immagina come soluzione la svendita di una proprietà che è civica nel sentire e che non giustifica lo spostamento oltre il Pollino del suo centro decisionale. La sfida della sanità in Calabria è lo scoglio dove tutti si giocano una credibilità, quella che oggi a Catanzaro porta la firma di professionisti autentici che hanno guidato, difeso e creduto in un potenziale di eccellenza che altri volevano fare morire con l’arma della burocrazia ostile e della politica parolaia.

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