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Sant’Anna, un ex paziente: attese lunghissime per una semplice prova da sforzo

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È la denuncia di un ex paziente del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, finito in una lista di attesa lunghissima per una banale visita. Una situazione emblematica, che rischia di essere la nuova normalità per i tanti (ormai ex) utenti della struttura del capoluogo

“Sono un ex paziente del Sant’Anna, dico ex in quanto non mi posso curare nella struttura, ad oggi chiusa per un cavillo burocratico.
Per prenotare una prova da sforzo presso il Sant’Anna ci volevano dai 3 ai 5 giorni (esagerando).
Ho chiamato al CUP e dopo 22 minuti di attesa il risultato è stato questo:
– OSPEDALE DI GERMANETO: 20 SETTEMBRE 2021
– OSPEDALE PUGLIESE DI CATANZARO: 13 DICEMBRE 2021.
Questa cosa vi pare possibile? Noi pazienti che fine stiamo facendo?”
Tra i primi effetti della chiusura del centro d’eccellenza catanzarese c’è anche questo.
Una storia comune, il dramma di tanti.
Innumerevoli i disagi provocati ai pazienti, privati del legittimo diritto a curarsi, e costretti a spostarsi con tempi d’attesa esageratamente lunghi.
Una circostanza che il Covid può solo esasperare.
“Che fine faranno i pazienti del Sant’Anna?” ci siamo spesso chiesti nei mesi scorsi, mentre si consumava una battaglia politica ai danni anche dei dipendenti e degli operatori snaitari.
Chiudere il Sant’Anna Hospital significa non solo allungare le liste di attesa per persone che necessitano di cure immediate, ma anche incrementare i “viaggi della speranza” che causano enormi e gravi disagi a pazienti e famiglie, e portano altrove risorse della Calabria.
L’appello, con urgenza,  è ancora una volta rivolto alle Istituzioni.
Quanti altri attacchi alla sanità pubblica, consumati tra l’indifferenza di molti, dovrà subire la regione? M.F.G.
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