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Scalzo ( Pd): “Anche Lamezia nell’azienda Mater Domini – Pugliese”

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L’ospedale di Lamezia deve far parte della costituenda azienda Mater Domini – Pugliese. E’ inaccettabile che l’ospedale di via Perugini continui a essere depotenziato quando invece era nato per essere un nosocomio all’avanguardia, per servire un bacino di utenza di oltre centomila persone, residenti in tutto l’hinterland lametino.

Questo il principio comune da cui sono partiti gli esponenti dei comitati civici che stasera hanno organizzato un incontro pubblico nella sala consiliare di corso Numistrano.  Salviamo la sanità lametina, Malati Cronici, Lamezia 4 gennaio 2018, Cittadinanzattiva – Tribunale del malato: tutti concordi nel ribadire che l’ospedale di via Perugini ha imboccato da tempo la strada di un declino che sembra ineluttabile; uno smantellamento progressivo che negli anni si è consumato tra scandali, malagestione ed ingerenza della malapolitica.

I rappresentanti dei comitati (Nicolino Panedigrano, Riccardo Viola, Felice Lentidoro, Giosi Gigliotti) ancora una volta hanno investito il consigliere regionale Tonino Scalzo ( Pd) di una missione ben precisa: intraprendere una battaglia in consiglio regionale per integrare anche l’ospedale di Lamezia nell’azienda Mater Domini – Pugliese. Scalzo che, già in altre occasioni si era impegnato a portare avanti questo obiettivo ha detto chiaramente che in consiglio regionale non voterà la legge se Lamezia non sarà inserita nella nuova azienda sanitaria. “Inserire anche la struttura ospedaliera lametina – ha affermato il consigliere regionale – vuol dire creare un grande polo sanitario al centro della regione, significa iniziare a dare una programmazione seria a tutto il comparto”. Per Scalzo l’integrazione del “Giovanni Paolo II” nell’azienda “non costituirebbe solo un servizio a favore della comunità lametina ma di tutta la Calabria”. Durante il dibattito è stato ripetuto più volte che il commissariamento in questi anni è stato un fallimento completo. “Il più grande ospedale – ha detto Scalzo – lo abbiamo costruito fuori regione con l’emigrazione sanitaria”.

La costituzione dell’azienda prevede un iter già iniziato da tempo. “Sono in corso le audizioni – ha rimarcato il consigliere regionale – c’è ancora tempo anche per presentare qualche emendamento”. Sebastiano Barbanti, ex deputato del Partito democratico, intervenendo al dibattito ha asserito: “Se Oliverio vuole fare qualcosa per Lamezia calendarizzi la proposta di Scalzo, la presenti in consiglio e la faccia diventare legge. Tutto ciò prima che finisca la legislatura”. Barbanti ha ringraziato i comitati per il loro impegno e le loro battaglie ed ha replicato alle affermazioni del segretario provinciale del Pd Gianluca Cuda, il quale ieri ha polemizzato col comitato Lamezia 4 gennaio. “Cuda ha avuto delle espressioni infelici – ha sottolineato Barbanti – il momento per Lamezia è difficile. Le emergenze sono tante, quindi ben venga l’azione dei comitati che sono la voce dei cittadini”. m.s.

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