Sciolto Comune di Tropea: ‘sostegno cosca a sindaco e lista’
2 min di letturaLe motivazioni nella relazione del ministro Piantedosi
Un ente permeabile “ai condizionamenti esterni della criminalità organizzata” con “concreti, univoci e rilevanti elementi del condizionamento dell’ente locale da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso”.
Sono alcuni dei passaggi delle motivazioni con cui il Consiglio dei ministri ha sciolto, il 23 aprile scorso, il Comune di Tropea per infiltrazioni mafiose contenuti nella relazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
La richiesta di scioglimento si concretizza dopo la riunione del comitato di ordine e sicurezza pubblica del 21 febbraio 2024 quando il prefetto Paolo Giovanni Grieco ha dato atto del condizionamento, a cominciare dal “sostegno prestato dalla cosca di ‘ndrangheta storicamente egemone sul territorio di Tropea (la Rosa, ndr) al sindaco ed alla sua lista in occasione del turno elettorale straordinario del 21 ottobre 2018”.
Nella relazione di Piantedosi si parla anche dell’operazione antimafia “Olimpo” del 26 gennaio 2023 che ha messo in luce “contenuti che attestano il sostegno prestato dalla locale cosca di ‘ndrangheta a colui che è stato eletto sindaco” Giovanni Macrì.