Scoperta una cosca latina
2 min di letturaDal lat. tardo cŏstŭla «costola»: il termine è adamico nel nome di un padre/padrino, praticamente!
Quella di Eva, quindi, è divenuto grembo materno, con tanto di Caino, come suo stretto discendente. Le diverse forme di criminalità organizzata hanno da sempre utilizzato, poi, un “codice familiare”: penso a Cosa nostra, ad esempio, la cui regola base, non a caso, recita: “Quannu mamma cumanna, picciotto ubbirisci”, ovvero “quando la mamma (la Mafia) comanda, il picciotto (l’uomo d’onore) obbedisce”, o l’abitudine di chiamare “famiglia” il proprio clan di appartenenza (P. Grasso).
Insomma, parafrasando Erri De Luca, In nome della madre, sì, per tutti, anche quando ad affiancarla è un Al Capone di turno!
Eccone una piccola versione, però, in codice, nel Latinorum!
Alphonsus Gabriel Capone qui dicitur Al Capone (natus familia oriunda ex Italia in Novo Eboraco die 17 Ianuarii 1899 – mortuus est Miamiae die 25 Ianuarii 1947) fuit scelestus homo.
Americanus qui industriam praecipue in potionum alcoholicorum mercatura posuit, quae inter annos illius saeculi (1919–1932, credo) publicum crimen erat.
Passiamo ai versi possibili, ora, in contratto di licenza, per le specie viventi:
E per l’uomo? Vale la legge delle tre scimmie sagge “Non vedo, non sento, non parlo”. Primitivo di ritorno, beh: il tutto, in tre verbi, in tre negazioni ed in un io al presente perché sia esistente.
Perché tutto questo, mi chiederete? Oportet ut veniant scandala (Mt. 18,7: è infatti innegabile che avvengano degli scandali) per confermare le istituzioni, malgrado la deformazione realistica di un Hieronymus Bosch sempre più attuale (che non è un Boss, né tantomeno un Buscetta!).
Prof. Francesco Polopoli