Scuola, Bianchi: “Il 13 settembre tutti i docenti al loro posto”
3 min di letturaIl ministro dell’Istruzione: “Adesso siamo in grado di dare risposte alle famiglie”
“Il 13 avremo tutti i docenti a loro posto. Quest’anno per la prima volta sarà realizzato”.
Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi intervenendo in Commissione Cultura alla Camera, presso la Nuova aula dei Gruppi parlamentari, sulle iniziative di sua competenza in vista dell’avvio dell’anno scolastico.
Bianchi ha riferito che ad oggi risultano completate: 58.735 assunzioni in ruolo, di cui 14.194 sul sostegno e 113.544 incarichi annuali già assegnati, 59.813 dei quali sul sostegno su cui “adesso siamo in grado di dare risposte alle famiglie”, ha commentato.
Quindi il ministro dell’Istruzione ha rammentato che “lo scorso anno le assunzioni erano state 19.995 in totale di cui 1778 sul sostegno”. “Ricordo che l’anno scorso si giunse a fare le assunzioni in ruolo a novembre – ha rimarcato – Il risultato che ho portato è collettivo, di tutti, in uno sforzo straordinario di riporre la scuola al centro”.
Il ministro ha quindi riferito che” la scuola ha reagito più di ogni altro settore della nostra società all’invito del presidente a vaccinarsi. Oltre il 92% lo ha fatto. Ovviamente abbiamo una percentuale di nostri colleghi che non possono vaccinarsi per ragioni di salute, vi ricordo l’età elevata”. “Credo che i test salivari siano la via e che vadano estesi al di là delle scuole sentinella, ma la materia è del commissario Figliuolo”, ha aggiunto.
“Abbiamo visto che siamo stati in grado di operare nel pieno rispetto privacy. Abbiamo ottenuto grande risultato: il 13 settembre sul computer del preside e solo sul suo, ci sarà la lista dei professori della scuola con bollettino rosso o verde”. I dati “non saranno cumulabili nel tempo – ha precisato Bianchi – E’ stato un lavoro notevole. Abbiamo messo insieme i dati del ministero della Salute, con quelli del ministero dell’Istruzione con le capacità tecniche nel Mef e la continua assistenza dell’Autorità per la privacy. E’ un buon metodo. Noi porremo sempre in ogni problema il rispetto della privacy e dei diritti persone. Ma lo faremo coniugando il dovere alla sicurezza con le autorità dello Stato”.
Bianchi ha quindi indicato le sette riforme “centrali per lo sviluppo della scuola” su cui è incentrata l’attività del suo Dicastero. Its (Istituti tecnici superiori); filiera tecnico professionale; orientamento “che parte dal delicatissimo passaggio dalla scuola primaria alla secondaria. E va visto come accompagnamento a scelte di vita”; ridimensionamento degli istituti e numerosità, tema sul quale il Ministro ha definito “offensiva” la definizione classi pollaio, chiesto “una dignità anche nella formulazione” e ricordato che “la norma attuale prevede classi tra 15 e 27. Le risorse ormai saranno distribuite in modo mirato dove c’è bisogno, basta interventi a pioggia”; poi reclutamento ed alta formazione dei docenti. Infine la didattica: “l’unità classe non sarà più l’unico modo di insegnare – ha spiegato Bianchi – Sarà necessario uscire da questi schemi. Noi spingeremo pur nell’autonomia delle singole istituzioni scolastiche”.
“Nei prossimi mesi – ha concluso il Ministro – avremo un immane compito da svolgere: attuazione delle riforme ed investimenti. Ma è una opportunità per rendere la scuola il centro del nostro Paese. Insieme dovremmo condividere questo straordinario cammino”.