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Scuola. Mobilitazioni in molte città d’Italia, gli studenti fanno lezione all’aperto

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Sono riprese oggi le mobilitazioni in diverse città italiane per chiedere che l’apertura delle scuole sia veramente una priorità per il Paese.

Iniziative sono state promosse da Nord a Sud dal Comitato Priorità alla scuola, dalla Rete degli studenti e dai singoli istituti. A Roma una manifestazione è stata indetta da alcuni licei tra i quali il Pasteur e il Tasso.

Altre iniziative sono in corso anche davanti al Ministero dell’Istruzione e alle prefetture.

“Non si può tenere aperto tutto, mentre la scuola resta sempre chiusa, da ormai un anno“, dicono gli aderenti al comitato “Priorità alla Scuola” che chiede che la scuola sia finanziata perché possa avere più spazi, più personale, per riaprire le infermerie, per fare uno screening sanitario regolare della comunità scolastica (docenti, ATA, studenti), per inserire, come categoria prioritaria, il personale scolastico ad alto rischio nella fase 1 dell’agenda vaccinale.
Per questi motivi sono state organizzative nuove mobilitazioni anche per i prossimi giorni. 

Rientro in classe, oggi, solo per i ragazzi delle scuole superiori in Toscana (poco più di 166 mila), Abruzzo (56.500) e Valle d’Aosta. I ragazzi rientreranno al 50% in presenza. Tutte le altre Regioni hanno scelto di rinviare il ritorno sui banchi degli studenti delle superiori in date che vanno dal 18 gennaio al 1 febbraio.

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