Se Io dico bravo a te poi tu dici bravo a me
2 min di letturaSe Io dico bravo a te poi tu dici bravo a me-Nel lametame
Nella fiaba “I vestiti nuovi dell’imperatore” nessuno poteva dire che il re era nudo, perché si era dato a intendere che solo gli sciocchi non avrebbero visto quei tessuti pregiati di cui erano fatti i vestiti.
Solo un bimbo, vedendo passare il re nudo, per strada, gridò:- Il re è nudo-
Tutti poi dissero che il bimbo aveva ragione, nella favola.
Ora, invece, prenderebbero il bimbo e lo farebbero seguire da un’equipe psico-pedagogica per il recupero dei disadattati
Tutti sanno benissimo che il re è nudo, che non esiste eleganza e bravura, che nessuno sa tagliare vestiti, che i soldi vengono elargiti a buffoni e ciarlatani, ma vige il sacro accordo… Se parlo bene di te tu parlerai bene di me.
Quindi non ne vale proprio la pena andare a vedere quello che fanno, che dicono, che recitano, se tanto bisogna stare tutti zitti ad applaudire-Cantava Dario Fo.
Ma lui è un premio Nobel!
Per chi proprio si sente preso in giro da tanta imprecisione, da tanta vacuità, da tanta irrisoria pochezza, allora il rimedio è solo non uscire più, non andarsi a cercare una lite che denigrerà per primo chi si dissocia dal canto osannante il piattume dei poeti, scrittori, pittori e attori che tanto impreziosiscono i vestiti nuovi dell’imperatore.
Un vero plauso di scambio fa felice il popolo del lametame
Si spelleranno le mani e inneggeranno l’ombra lunga dell’ignoranza.
Ippolita Luzzo
[opera di Massimiliano Lo Russo]