Sequestrata nel reggino cava inerti su terreni confiscati
2 min di letturaImpianti su area sottratta a cosca era in attività da 20 anni
MELITO PORTO SALVO. I carabinieri forestali di Melito Porto Salvo, supportati dal Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare forestale di Reggio Calabria e da altri reparti dell’Arma hanno sequestrato, su mandato della Procura reggina, gli impianti e i mezzi meccanici al servizio di una cava di materiale inerte in località “Zinzoluso”.
La cava, in attività da oltre 20 anni, operava su terreni confiscati nel 1999 alla cosca dei Iamonte e trasferiti al patrimonio del Comune di Melito di Porto Salvo, che avrebbe dovuto destinali a progetti di utilità sociale.
Tre persone, che a vario titolo operavano all’interno della cava, sono state denunciate e dovranno rispondere di una serie di reati.
Secondo gli accertamenti svolti, e salve le verifiche nei vari gradi di giudizio, i terreni non erano mai stati destinati a tale scopo ma, di fatto, sono stati lasciati nella disponibilità della ditta di inerti che, negli anni, ha continuato – secondo gli inquirenti, a lavorare indisturbata estraendo abusivamente un’enorme quantità di materiale e alterando irrimediabilmente la morfologia dei luoghi in un’area peraltro destinata dal Piano Urbanistico comunale a zona agricola e sottoposta al vincolo paesaggistico. (ANSA).