Serena Autieri conquista la platea dell’Abbazia Benedettina con “La sciantosa”
3 min di letturaCanzoni, musica e danza hanno dominato lo spettacolo “La sciantosa- Ho scelto un nome eccentrico” di Vincenzo Incenzo, per la regia di Gino Landi e interpretato dalla versatile attrice napoletana Serena Autieri nella suggestiva Abbazia Benedettina di Lamezia Terme, gremita di almeno 600 spettatori.
La talentuosa attrice, reduce da numerosi successi televisivi, con questo spettacolo ha chiuso la sezione di TeatrOltre: il Teatro Ritrovato inserito in “Lamezia Summertime 2017” riportando in scena i fasti del café chantant attraverso l’interpretazione dei più coinvolgenti e appassionati brani e canzoni del ‘900 rivisitati in chiave moderna tra cui ‘A tazz’ e café, Comme facette mammeta, Reginella, Serenata napuletana, Palomma ‘e notte’, O surdato ‘nnamurato e Chiove, oggi ascoltabili solo con il grammofono a tromba.
Ne è nato uno spettacolo moderno che trova il suo fondamento nella tradizione e rende protagonista la canzone napoletana attraverso il talento, l’energia e la bellezza di Serena Autieri rivolta anche alle nuove generazioni.
Quasi sempre da sola per circa un’ora e trenta, Serena Autieri ha regalato momenti di intense emozioni incarnando Elvira Donnarumma, la figura anticonformista, antidiva e simbolica del cafè chantant che ha dato vita all’immagine di grandi artiste nazionali e internazionali degli ultimi anni.
Rendendo realtà la finzione, l’affascinante Autieri ha fatto rivivere con genuità e maestrìa la sciantosa del passato, popolare, storica, che iniziò a cantare giovanissima nei locali partenopei congedandosi dalle scene soltanto un anno prima di morire (1933) essendo ormai gravemente malata.
Aveva ottenuto attestati di stima da parte di prestigiosi personaggi pubblici e del mondo dello spettacolo tra cui Matilde Serao ed Eleonora Duse.
Serena Autieri nel suo accattivante one woman show è stata accompagnata sapientemente dalle musiche suonate dal vivo dall’orchestra diretta da Enzo Campagnoli e formata da Gianni Minale (fiati), Antonio Muto (batteria), Claudio Romano (chitarra), Antonello Buonocore (contrabbasso) mantenendo alto e costante il ritmo delle esibizioni.
Sfruttando la sinuosità, la morbidezza, la bellezza del suo corpo, Serena Autieri ha saputo ricreare il clima adeguatamente sensuale e procatorio del cafè chantant e ha rotto le barriere con il pubblico mediante accesi dialoghi catapultati all’interno dello spettacolo scendendo in platea.
Con garbo ed eleganza ha spronato gli spettatori a prendere parte attiva al canto e ad alzarsi in piedi per cimentarsi nell’esecuzione della famosa “mossa”, tipica di tutte le sciantose e di cui aveva dato prima un saggio sull’ampio palco, allestito ai fianchi dell’Abbazia, dopo aver invitato invano il primo cittadino Paolo Mascaro ad assecondarla in questo sensuale moto del corpo per entrare nel mondo delle sciantose.
Soddisfatta della serata, Serena Autieri e l’orchestra hanno voluto rendere omaggio al pubblico eseguendo altri appassionati e coinvolgenti brani musicali in cui affondano le radici poetiche e melodiche della Napoli del ‘900.
Lina Latelli Nucifero