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Sessant’anni fa mons. Vittorio Moietta diventava vescovo di Nicastro

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 Oggi ricorre il 60° anniversario dell’ordinazione episcopale di Mons. Vittorio Moietta a vescovo di Nicastro.

La consacrazione avvenne nella cattedrale di Sant’Evasio proprio nel giorno di San Giuseppe Artigiano, per le imposizioni delle mani dell’allora vescovo di Casale Monferrato (Alessandria) Mons. Giuseppe Angrisani il quale scelse proprio questa data del suo onomastico per la cerimonia.

Don Vittorio Moietta era stato segnalato dallo stesso Angrisani direttamente a San Giovanni XXIII, durante un corso di esercizi spirituali tenuto dallo stesso in Vaticano e che estasiò letteralmente il pontefice.

Il giovane Moietta, uno dei vescovi più giovani d’Italia, venne nominato ai primi di gennaio del 1961 dopo che mons. Vincenzo Jacono si dimise improvvisamente dalla sua carica nella diocesi nicastrese che dal 1986 ha preso il nome di Lamezia Terme.

Il 25 aprile seguente, il novello presule casalese fece il suo ingresso in diocesi accolto da migliaia e migliaia di cittadini presenti in quella storica giornata.

Non fu molto fortunato mons. Moietta perché morì a soli 50 anni il primo aprile del 1963 per un male incurabile proprio mentre in cattedrale si tenevano le Quarantore pasquali, e laddove volle essere seppellito.

Il suo episcopato è stato in assoluto uno dei più brevi nella storia della diocesi di Lamezia. Da anni si sta cercando di portare avanti un processo canonico per renderlo almeno Venerabile, poiché su di Lui aleggia ancora oggi un’aureola di santità riconosciuta da tutti coloro i quali ebbero la fortuna di conoscerlo. ( Fonte Massimo Iannicelli). 

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