Settimana di Pasqua, salgono i consumi dei prodotti della tradizione
3 min di letturaIn Calabria 2.523 pasticcerie e imprese del settore dolciario. Mancano all’appello 150 pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali e panettieri e pastai artigianali
CATANZARO. Nella settimana di Pasqua salgono i consumi dei prodotti della tradizione e in particolare quelli del comparto dolciario, settore ad elevata vocazione artigianale anche in Calabria.
Nella nostra regione sono interessate dai consumi tipici dei prodotti pasquali 2.523 pasticcerie e imprese del settore dolciario – comparto che include pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria, etc. – con una alta vocazione artigianale: sono 1.984 le imprese artigiane, rappresentando il 78,6% delle imprese totali del settore. Maggiore presenza di pasticcerie e imprese del dolciario artigiane nelle province di Vibo Valentia (87,5%) e di Reggio di Calabria (84,4%).
“La Calabria vanta una ricca varietà di 270 prodotti ad elevata vocazione artigianale. Questi prodotti, realizzati nei laboratori locali, non solo offrono un’esperienza gastronomica unica, ma rappresentano anche una scelta consapevole per la salute e il benessere – sottolineano il presidente regionale di Confartigianato Calabria, Roberto Matragrano -. Gli artigiani del comparto dolciario hanno un ruolo fondamentale nel territorio, oltre a quello di produrre qualità: tramandare le ricette di famiglia da generazione in generazione, mantenendo vive le tradizioni culinarie regionali”.
La tavola di Pasqua con i prodotti della tradizione – La biodiversità della produzione agroalimentare della Calabria, ad elevata vocazione artigianale, si declina in ben 270 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, 2023). Analizzando per tipologia, primeggiano le paste fresche e la panetteria, la biscotteria, la pasticceria e la confetteria con 87 prodotti, pari al 32,2% del totale, seguiti da 74 Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, pari al 27,4% del totale e da 28 Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazione, pari al 10,4%: queste tre tipologie di prodotti concentrano ben il 70% del totale.
Nonostante il persistere di alcune tensioni sui costi delle materie prime, si osserva un rallentamento della dinamica dei prezzi della pasticceria. Per lo zucchero nel 2023 si è registrato un aumento del 28,4% su base annua, mentre le quotazioni del cacao sui mercati internazionali a febbraio 2024 sono più che raddoppiate (+107,9%) rispetto a un anno prima. Rispetto alla scorsa Pasqua, i prezzi al consumo dei prodotti di pasticceria fresca registrano un ritmo di crescita del +3,3%.
Invece, se consideriamo il triennio 2021-2024, i prezzi della pasticceria fresca sono cresciuti del 10,9%, meno della metà dei prezzi dei prodotti alimentari (+21,2%) e dei prezzi della pasticceria confezionata (+23,6%).
Un ultimo dato: in Calabria all’appello mancano 150 pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali e panettieri e pastai artigianali, 1 su 4 (25,8%) dei 580 previsti in ingresso.