La sfida della sanità calabrese sotto la guida del presidente Occhiuto
3 min di letturaIn una regione come la Calabria, dove la sanità ha vissuto anni di difficoltà e abbandono, il compito del Presidente Occhiuto appare particolarmente arduo
Comunicato Stampa
Con un impegno costante e una determinazione incrollabile, Occhiuto si è posto l’obiettivo di riequilibrare un sistema sanitario che per troppo tempo ha lasciato i cittadini calabresi senza risposte adeguate.
Dal 2007, ben quattordici anni di commissari straordinari si sono susseguiti in Calabria, ma la domanda rimane: la nostra sanità è migliorata? Nessuno può affermarlo con certezza.
I commissari inviati dal governo centrale hanno lasciato una scia di servizi fragili, bilanci passivi e un aumento dei cosiddetti “viaggi della speranza”.
La sfida attuale è frenare la tendenza verso una sanità riservata ai soli ricchi e ridefinire il ruolo dell0’Azienda Zero, che dovrebbe concentrarsi sull’amministrazione piuttosto che sulla gestione diretta delle strutture.
Nell’ASP di Lamezia/CZ, è cruciale rafforzare il ruolo della conferenza dei sindaci e assicurare una presenza adeguata di medici nelle ambulanze del 118, sempre sotto la gestione di Azienda Zero.
Le difficoltà sono tangibili: i cittadini spesso rinunciano a curarsi a causa di liste d’attesa infinite, emigrazioni sanitarie e costi proibitivi.
Questo scenario impone un ripensamento delle strategie sanitarie per evitare che il più grande ospedale della Calabria continui a trovarsi fuori dai confini regionali, con un costo annuo di 300 milioni di euro.
A Lamezia Terme, il Presidente Occhiuto ha promosso un progetto ambizioso per aumentare i posti letto a 286 (rispetto agli attuali 248) e creare un totale di 17 strutture complesse e 2 semplici, come delineato nei DCA 69 del 16 marzo 2024 e DCA 78 del 26 marzo 2024.
Tuttavia, la responsabilità della stesura del nuovo atto aziendale e della sua attuazione è affidata al Generale Battistini, il quale deve rispettare i parametri normativi che per Lamezia significano 22 strutture semplici e 4-5 strutture dipartimentali.
Un ulteriore passo avanti è rappresentato dalla creazione di un Trauma Center, in collaborazione con l’INAIL, che fungerà da centro di riferimento per la riabilitazione, sperimentazione e applicazione di ausili e protesi.
Questo sviluppo porterà a una maggiore sicurezza sanitaria per la popolazione calabrese.
Confidando che le riforme previste possano finalmente garantire una sanità più equa ed efficiente per tutti i cittadini calabresi, è essenziale però, che la collaborazione tra le istituzioni e i professionisti della sanità continui a rafforzarsi, affinché la Calabria possa voltare pagina e assicurare a tutti i suoi abitanti un servizio sanitario degno di questo nome.
Solo attraverso uno sforzo congiunto e una visione condivisa sarà possibile costruire un sistema sanitario resiliente, capace di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini e di offrire cure di qualità, accessibili e tempestive. Il futuro della sanità calabrese dipende dalla capacità di lavorare insieme, superando le difficoltà del passato e costruendo un presente e un futuro migliori per tutti.
Salvatore De Biase
Coordinatore F.I. Lamezia