Si fa! Letteralmente, un “Web”Summit digitale [livestreaming].
8 min di lettura2–4 dicembre 2020. Uno streaming impeccabile e il confortante ronzio di connessioni tra persone che hanno fusi orari distanti e lockdown variabili ma la stessa missione: far arrivare il messaggio che qualsiasi sia il futuro, è qui che si sta progettando con scienza e coscienza.
104,328 partecipanti connessi da 168 paesi, una specie di primato per gli eventi virtuali.
L’app del Web Summit è in attività creativa da qualche giorno ormai, mandando segnali di vita sotto forma di connessioni vibranti. Dalla Florida, dal Pakistan, dalla Slovenia, da Israele, dalla Finlandia…notifiche di umanità — fluidamente connessa da questa app spettacolare — che vuole condividere e confrontarsi.
In meno di un’ora ho l’ agenda dei tre giorni ben fitta di tavole rotonde, pitch, conferenze stampa e brevi video call e, come ogni anno, mi accorgo che c’è ancora molto e molto ancora di interessante che non potrò seguire.
Nel lancio ufficiale, il motto di quest’anno mi suona, prima di tutto, come un augurio a mantenerci “umani”:
Times may be uncertain, but one thing remains true. There’s a simple power in people coming together.
Le persone registrate sono + 100,000:
gli speakers sono nomi altisonanti, icone della tecnologia, della politica, dello sport, della scienza, dello spettacolo ma..ma non sono loro la forza del Web Summit. La forza concreta del web summit, si sente nella melodia generata da questo ronzio di connessioni, sono gli attendee e la loro straordinaria energia focalizzata a produrre impatto positivo attraverso idee e sogni.
Ci sono 5 principali channel di streaming e agende, piene come uova, di interventi uno più interessante dell’altro ma..ma non è questa l’esperienza di conoscenza vera del Web Summit. L’esperienza di conoscenza più profonda è quella della comunità in contatto continuo e liquido.
Check della connessione, scorte di acqua, fogli e penne colorate per scrivere (si, ho ancora questo vizio)!
A Milano ha iniziato a nevicare ed io aspetto con curiosità intellettuale ed emozione fanciullesca, l’opening delle 13.
In questo Web Summit 2020 manca l’adrenalina che scorre nella schiena quando entri nell’arena e diventi parte di un corpo vibrante, fatto da centinaia di persone. Certamente manca anche la brezza oceanica, il landscape sui tetti di Lisboa e soprattutto, quest’anno, ,mancano i Pasteis de nata..
Apertura classica con primo Ministro portoghese Costa e sindaco di Lisbona Medina, e Paddy:
Ursula von der Leyen: “Web Summit is a European pride, and it gives me hope that indeed the 2020s can be our digital decade.”
Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto che la pandemia globale è servita da catalizzatore per l’innovazione, soprattutto in Europa (abbiamo imparato tutti a fare la pizza online :/ )
A parte le battute sulla pizza ha dato un dato interessante: nel 2020, il valore delle società tecnologiche europee è aumentato di quasi il 50% e il valore è quadruplicato negli ultimi cinque anni.
DanSchulman:“I dobelieve that digital currencies are going to come into the mainstream. I do think the entire world is moving toward digital first. I think transactions that used to be all digital that were online are now moving digital offline as well. So all in-store transactions are moving toward tapping your phone or a QR code. I think it’s just… The time is now. ”
Il CEO e presidente di PayPal, Dan Schulman, ha parlato invece della recente decisione di PayPal di incorporare le criptovalute. Hanno oltre 360 milioni di portafogli digitali e intraprendere la strada delle criptovalute è l’evoluzione naturale.
Ridley Scott launches climate campaign: ‘We are at the threshold of an abyss of disaster’
La fantascienza, rispetto alla realtà ha un lusso: è fantasy. Nel suo intervento, ha non ha usato mezze parole: siamo molto, troppo educati riguardo a dove siamo. Siamo sulla soglia di un abisso di disastro e le persone continuano a essere educate su quello che sta succedendo. E’ il momento di diventare molto più duro e molto più forte. Ci vogliono migliaia di Greta Thunberg insomma, perchè in questo momento siamo “in una zona di guerra; siamo in uno stato di crisi”.
A proposito di news e distribuzione (altamente competitiva delle stesse!) Michael Peters e Justin Smith, CEO di Euronews e Bloomberg Media, hanno parlato di strategia, espansione, investimenti e innovazione tecnologica nel settore dell’informazione. Hanno detto tanto di condivisibile a proposito di contenuti originali e di qualità ma l’informazione che mi porto a casa, la più significativa è questa: gli abbonamenti stanno crescendo tanto quanto le revenues delle ads stanno diminuendo.
La tecnologia può essere umana? Brand come Ikea e Google hanno raccolto la sfida della sostenibilità e della diversità negli ultimi anni ma davvero, la tecnologia potrà mai diventare etica? Intanto, Meredith Whittaker è la donna che fomenta gli scioperi nella Silicon Valley, nell’HQ di Google.
Technology is a reflection of the people creating — dice Barbara Martin Coppola
Tra le startup più interessanti, c’è Byju’s di Byju Raveedran, la Edtech che in India sta reinventando il modo di imparare. Una semplice app sta abilitando milioni di persone ad imparare in modo nuovo ed innovativo.
E’ possibile vivere più a lungo dice Peter Diamandis nel suo slot e spiega perché una mentalità incentrata sulla longevità cambia le carte che possiamo giocare. I progressi della CRISPR (una famiglia di segmenti di DNA),la terapia genica, la ricerca sulle cellule staminali e altro aumentano le aspettative della durata della vita e diminuiscono il tasso di incidenza delle malattie. Un’altra cosa interessante su cui pensare è “l’immortalità digitale” concordata, è già possibile.
È solo una questione di tempo prima di poter caricare la nostra memoria … e altro ancora.
Sir Tim Berners-Lee ha inventato il world wide web nel 1989. Nel 2018, ha parlato al Web Summit per lanciare un nuovo contratto per il web. Oggi ha presentato insieme a John Bruce il nuovo progetto Inrupt che ha la missione di garantire che il web sia un posto per tutti. Si è parlato di potenzialità del web espressa in una grande rete di collaboratori che promuovere progetti e idee di business basati sull’ecosistema digitale.
Maria Ressa è una giornalista e CEO di Rappler, il canale di notizie indipendente che dirige nelle Filippine. Il suo è stato sicuramente uno degli interventi più appassionati della prima giornata. I media possono e devono superare la crescente corrente di autoritarismo e disinformazione che serpeggia nei social media, considerati la minaccia alla libertà di stampa
società di social media devono assumersi la responsabilità di ciò che viene pubblicato sui loro siti.
La seconda giornata è intensamente ricca ma il multitasking, per me, non è declinabile in multiscreen 🙂
@PaddyCosgrave — che battezzo come l’Harry Potter della tecnologia su suggerimento di mia figlia che ieri sera lo ha visto in conferenza — si è collegato dal balcone della sua casa a Lisbona.
Ha fatto due importanti annunci che riguardano il futuro dei live event e del web summit:
- Nel 2022 si svolgerà a settembre il Web Summit Tokyo (seguito a novembre dal Web Summit di Lisbona, tranquilli). Una partnership quinquennale che fa parte del progetto di espansione della più grande conferenza al mondo sulla tecnologia.
“Il Giappone è il paese perfetto per ospitare Web Summit. Da decenni è leader mondiale nell’innovazione, costruendo alcune delle tecnologie più sofisticate e avanzate che vengono utilizzate oggi “
2. A marzo del 2022, la conferenza RISE, “il più grande raduno tecnologico dell’Asia” si sposta da Hong Kong a Kuala Lumpur, in Malesia. Un accordo triennale con la Malaysia Digital Economy Corporation. Dopo cinque anni di grandi successi a Hong Kong, la conferenza si trasferisce perchè? Non si parla di contrasti politici, non si parla di ingerenze cinesi e, ufficialmente, si vuole far crescere Rise come il Web Summit.
“Cerchiamo sempre di trovare le migliori case per i nostri eventi”.
Il futuro del Web Summit è un modello ibrido di conferenze che saranno sia in presenza che digitali per riuscire ad arrivare ovunque nel mondo, avvicinandosi ai luoghi in cui nascono le startup più innovative.
La terza e ultima giornata, inizia sempre alle 13 e avrà di nuovo un numero indefinito di talk, speakers, masterclass e ogni ben di dio per chi è sintonizzato su futuro. La prima conferenza è di Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo della Commissione europea digitale dal 1 ° dicembre 2019 e commissario europeo per la concorrenza dal 2014. L’avevo seguita già lo scorso anno e ne avevo apprezzato lo stile asciutto, senza fronzoli. Le ho chiesto se nel DSA ci sono misure specifiche per l’educazione dei bambini al digitale. Il Digital Services Act (DSA) proteggerà la nostra democrazia, controllando come lavorano gli algoritmi e dunque prevedere un piano di educazione, è fondamentale ma il modo migliore per educare i bambini ad un uso corretto della tecnologia è fornendo loro un corretto esempio comportamentale. Mhm.
“La ragione per cui la maggior parte dei giganti tecnologici mondiali proviene dagli Stati Uniti e dalla Cina è in parte dovuta al fallimento dell’Europa nel costruire un mercato unico.”
“ I gatekeeper hanno fatto le loro regole finora, ora saremo noi, attraverso il Digital Services Act, a dire quali sono le cose che si possono e quali non si possono fare”
“E’ essenziale rendere illegale online ciò che è già illegale nel mondo reale, a esempio di quanto stabilito con i giocattoli per bambini considerati non sicuri. “
La startup medtech etiope Lalibela Global-Networks ha vinto la tradizionale Pitch Competition (sponsorizzata da KPMG)a cui quest’anno hanno aderito 700 startups tra le 2.500 partecipanti.
La startup Lalibela Global-Networks, ha sviluppato il prodotto, ABAY-CHR, che digitalizza i processi di gestione degli ospedali al fine di aiutare gli ospedali africani a risparmiare centinaia di migliaia di dollari di fornitura di carta all’anno, alleviare la “frizione” del processo e consentire un’assistenza efficiente ai pazienti in Africa In Etiopia, la startup ha già digitalizzato 1,2 milioni di cartelle cliniche. Insomma a riprova che contano i fatti e soprattuto che il cambiamento deve avere un impatto esponenziale.
Una dottoressa che lavora in africa e che ha l’obiettivo di migliorare la condizione della salute di donne e bambini semplicemente “digitalizzando”. Direi che mission e front-woman migliore non c’è.
Ho adorato molto la libreria virtuale di ogni suo pitch.
Applausi anche se come dice il mio amico “scelta molto politicamente corretta”.
Bain & Company ha annunciato l’apertura di un nuovo vivaio per le startup proprio qui a Milano, il Milan Digital Innovation Hub, uno spazio dedicato all’esplorazione della disruption aiutando i clienti a creare nuovi prodotti ed esperienze che accelereranno le loro ambizioni digitali.