Siclari (FI): i nuovi voli non bastano. La Calabria è in emergenza
3 min di letturaLa Calabria si è accontentata per troppi decenni ecco perché abbiamo una disoccupazione al 70%, il reddito procapite più basso di Italia, la sanita fallita ecc.
Comunicato Stampa
Noi, nuovi politici, se vogliamo distinguerci dalla politica del passato che ha procurato i peggiori fallimenti della Calabria, non dobbiamo e non possiamo sposare l’idea del contentino o della rassegnazione, ne possiamo accontentarci delle scelte che vengono prese se esse servono a garantire una sopravvivenza difficile e provvisoria di un’azienda il cui servizio è determinante e vitale per la crescita della Calabria.
Partendo da questa considerazione mi sento in dovere di affermare che oltre ad avviare questo nuovo percorso, il Tito Minniti così come l’aeroporto di Crotone hanno necessità di essere rilanciati garantendo i voli anche nelle stagioni invernali per permettere a chi vive a Reggio e lavora fuori di partire la mattina e rientrare in giornata, almeno verso le destinazioni principali del nostro Paese e rafforzare con altre rotte la stagione estiva.
Il senatore Marco Siclari commenta con spirito critico le scelte annunciate ieri, nel corso di una conferenza stampa dalla Sacal e, pur apprezzando i passi fatto, indica un percorso di rilancio diverso.
Le scelte della Sacal rappresentano, senza dubbio, un punto d’inizio fondamentale per gli scali calabresi e, in particolare per quello reggino, ma non di certo un punto di arrivo.
Per la Calabria non esiste altro futuro possibile se non quello che passa dal rilancio delle infrastrutture, dal sistema di trasporto, dai porti turistici e dal porto di Gioia Tauro. Per questo motivo la mia attività in Senato sugli scali reggini, sui porti e sull’alta velocità rimarrà sempre costante e continua nel monitorare e sollecitare gli interventi necessari affinchè la nostra regione esca dall’isolamento a cui è stata costretta da anni di cattiva gestione e politica assente.
Non capisco perché il Ministro Toninelli non ha ancora voluto rispondere alla mia interrogazione parlamentare dove chiedo di finanziare la continuità territoriale dello scalo reggino e crotonese garantendo così sempre più rotte e più voli.
Ringrazio De Felice per il suo difficile lavoro e per questo importante passo di Sacal che, comunque, non rappresenta l’obiettivo finale a cui auspichiamo e che non può non coincidere con la spinta di tutto il territorio reggino.
L’obiettivo della politica calabrese deve essere quello di creare LAVORO, e questo può avvenire soltanto se si investe negli aeroporti, porti e alta velocità, permettendo ai turisti di venire a visitare una terra meravigliosa e incentivando gli imprenditori, calabresi e non, a investire sul settore turistico creando lavoro utilizzando il potenziale inespresso dei nostri luoghi.
Serve uno sforzo comune e dopo De Felice tocca agli amministratori locali e regionali, che fino a oggi non hanno fatto niente per incrementare lo sviluppo imprenditoriale e turistico nemmeno investendo su quei servizi che mancano e che sono necessari per accogliere chi vuole investire.
Lo stesso vale per il Governo che ha approvato il Def prevedendo investimenti inferiori per diversi miliardi al Sud rispetto al Nord destinando il 28% dei fondi (includendo anche i fondi europei) rispetto al 34% che spetta di diritto al sud. Serve un impegno concreto della politica e servono progetti in assenza dei quali il Governo continuerà a tagliare risorse e fondi al Sud, ha concluso il senatore Siclari.
Marco Siclari