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Sindacati, comune Lamezia: liquidare subito produttività e salari accessori

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comune lamezia

Tutto l’impegno, i sacrifici e il tempo impiegato per allineare la contrattazione decentrata aziendale del Comune di Lamezia Terme, è compromesso dalla inerzia a definire la liquidazione di tutto il salario accessorio spettante ai lavoratori dell’Ente

Comunicato Stampa

A distanza di un anno e tre mesi, ancora risultano da liquidare importanti istituti contrattuali, come la produttività anno 2020, le specifiche e particolari responsabilità, oltre a € 570.500,00 del salario accessorio dell’anno 2022 del contratto decentrato aziendale sottoscritto in data 29.12.2022.

Eppure, il 18.10.2022, a seguito di un incontro interlocutorio per l’avvio delle trattative della sessione negoziale dell’anno 2022, si attestava formalmente che sarebbe stata liquidata la produttività “dopo la liquidazione delle Progressioni Economiche Orizzontali”, nonostante le stesse, per l’anno 2020 e 2021 si siano definite da mesi.

In una situazione talmente ondivaga e con delle liquidazioni a intermittenza, i lavoratori non comprendono come mai si liquidano istituti delle annualità più recenti, come la produttività dell’anno 2021, aggirando inspiegabilmente l’annualità 2020.

Questa incomprensibile dilazione dei tempi, pregiudica lo sforzo e la grande partecipazione nella definizione dei contratti aziendali, raggiunta per l’esclusivo senso di responsabilità delle OO.SS. e della RSU, congiuntamente ad una apprezzata capacità di sintesi e determinazione del Presidente della delegazione trattante e dei componenti della stessa, che ad oggi, però, non si materializza con la liquidazione di tutti gli istituti contrattuali pregressi.

Appaiono evidenti le incongruenze e soprattutto la precarietà delle procedure per l’avvio delle trattative dell’anno 2023 per i dipendenti del comparto e per la Dirigenza.

Seppur il Segretario Generale in data 08.02.2023 ha dato un chiaro e formale segnale per convocare la delegazione trattante del comparto e della dirigenza, a quella data e tutt’ora non risultano trasmessi i documenti richiesti nella nota acquisita al Protocollo N°97568 del 22.12.2022, che comprendeva anche la richiesta di apertura di un tavolo tecnico di confronto per la contrattazione aziendale dei Dirigenti.

L’indifferenza e soprattutto l’omessa trasmissione dei documenti richiesti, non denota un comportamento rispettoso delle corrette regole di relazioni sindacali, in un momento dove paradossalmente si registra la formale costituzione del fondo del trattamento accessorio della Dirigenza (Determina R.G. N° 143 del 14.02.2023), ma ancora non risulta la designazione da parte della Giunta Comunale del Presidente e dei componenti della delegazione di parte datoriale per come previsto dall’art.7 comma 4 del CCNL del 17.12.2020. Di converso, semmai si dovesse avviare la trattativa dei dipendenti del comparto, per come auspicato dal Segretario Generale, la Giunta Comunale con Delibera N° 55 del 23.02.2023 ha nominato il Presidente e i componenti della delegazione di parte datoriale, ma stranamente ancora non risulta la formale costituzione del fondo del trattamento accessorio dei dipendenti, nel mentre quello dei Dirigenti ha avuto una prodigiosa corsia privilegiata.

La stagione contrattuale dell’annualità in corso, si concentra nell’applicazione giuridica ed economica ai dipendenti dell’Ente civico del nuovo CCNL del 16.11.2022.

Sono numerose e rilevanti le innovazioni e gli aspetti salienti del trattamento normo-economico del personale previsti dal nuovo contratto, come ad esempio: revisione del sistema di classificazione del personale; nuova disciplina del lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile; nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali.

In particolare, si evidenzia l’istituto delle Progressioni verticali all’interno del nuovo ordinamento professionale di cui al Titolo III del citato CCNL.

In considerazione che l’Amministrazione comunale di Lamezia Terme, nel piano occupazionale del 2022, non ha avuto la sensibilità, o per meglio dire la volontà, di valorizzare le professionalità interne dei dipendenti del comparto prevedendo le progressioni verticali, si evidenzia che la procedura transitoria per le progressioni verticali individuata dalla norma ordinamentale di riferimento di cui all’art. 52 comma 1 bis del D. Lgs. 165/2001 modificato dal Decreto Legge 80/2021 convertito in Legge 6 agosto 2021 n. 113, ha rinviato alla contrattazione collettiva la procedura de qua prevedendo di derogare al possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso all’area superiore purché in possesso di una qualificata anzianità di servizio.

Nell’analisi delle disposizioni normative citate, in tema di vincoli che ricadono sul CCNL 2019/2021 si precisa che il ricorso alle procedure transitorie mediante finanziamento attinto allo 0.55% del Monte Salari 2018, ai sensi dell’art. 1, comma 612, della Legge 234 del 30 dicembre 2021, non impone la riserva dei posti del 50% delle posizioni disponibili all’accesso dall’esterno.

Diversamente, il ricorso alle stesse procedure transitorie mediante finanziamento attinto dalle capacità assunzionali (da applicarsi nel rispetto della normativa vincolistica vigente ovvero dell’art. 33 del decreto legge 34/2019), impone la riserva del 50% delle posizioni disponibili all’accesso dall’esterno.

Per quanto sopra rappresentato, si diffidano le SS.LL., ognuna per la propria competenza e responsabilità, a liquidare nel corrente mese di marzo tutto il salario accessorio pregresso spettante ai dipendenti, impegnando gli stessi a verificare e monitorare tutte le procedure prodromiche per l’applicazione normo-economico del nuovo CCNL del 16.11.2022.

Le scriventi OO.SS. sollecitano un immediato e risolutivo intervento del Segretario Generale, Avv. Carmela Chiellino, nella qualità di Presidente della delegazione trattante, rammentando le rassicurazioni e gli impegni assunti in sede di negoziato e confronto, confidando nella sensibilità e nella fattiva risoluzione degli adempimenti rimasti insoluti, che allo stato penalizzano sempre e comunque i dipendenti, nonostante l’insostenibile sovraccarico di lavoro per la costante e risaputa carenza di personale.

CISL FP
Giuseppe Chirumbolo

UIL-FPL
Bruno Ruberto

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