Sindaci calabresi: Regione impugni la legge sull’Autonomia
3 min di letturaSindaci calabresi in difesa dell’unità nazionale: “La Regione impugni la legge sull’Autonomia”
Un appello forte e unanime arriva dai sindaci calabresi che chiedono alla Regione Calabria di impugnare il disegno di legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. L’appello, denominato “Una sola Italia”, è stato lanciato dal sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, e ha già raccolto quasi settanta firme in poche ore.
Un appello per difendere l’unità del Paese
I sindaci hanno indirizzato l’appello al presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, e al presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, esortandoli a ricorrere alla Corte Costituzionale contro il disegno di legge governativo approvato dalla Camera il 19 giugno 2024. La richiesta è chiara: «I Sindaci della Calabria – si legge nella nota – impegnano il presidente della Giunta regionale e il presidente del Consiglio regionale ad impugnare davanti alla Corte Costituzionale il disegno di legge d’iniziativa governativa, approvato in via definitiva dalla Camera nella giornata del 19 giugno 2024, collegato alla manovra di finanza pubblica sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, ma anche tutti gli eventuali provvedimenti attuativi».
Gli elementi di anticostituzionalità
Secondo i sindaci, la legge contiene “evidenti elementi di anticostituzionalità” e minaccia le fondamenta dell’unità del Paese. «Sottraendo ingenti risorse e funzioni alle Regioni meridionali – prosegue l’appello – la legge compromette i valori costituzionali dell’uguaglianza e i diritti alla salute, al lavoro e all’istruzione di tutti i cittadini». Le conseguenze, se il disegno di legge venisse attuato, sarebbero disastrose: «Le disposizioni della legge creerebbero, se attuate, inaccettabili discriminazioni tra i cittadini delle Regioni del nord e quelle del Meridione, soprattutto in settori vitali quali la sanità pubblica e l’istruzione, disegnando un Paese diviso a metà e molto lontano dall’impianto voluto dai Padri Costituenti».
Un’adesione crescente
L’appello ha suscitato un’ondata di adesioni che continuano ad arrivare alla mail dedicata (unasolaitalia@gmail.com). Fino al 27 giugno prossimo, tutti i sindaci che vorranno aderire potranno farlo, dopodiché il documento sarà ufficialmente trasmesso a Occhiuto e Mancuso. Tra i firmatari, i sindaci delle maggiori città, da Franz Caruso di Cosenza a Giuseppe Falcomatà di Reggio Calabria, ma anche Pino Capalbo di Acri, Giuseppe Nicola Cusato di Agnana Calabra, Luigi Ruggiero di Amaroni, e molti altri. Questa iniziativa evidenzia una Calabria unita contro una legge percepita come divisiva e penalizzante per il Sud Italia.
Sonia Russo