Il Sindaco di Conflenti denuncia formalmente la Presila Cosentina
2 min di letturaConflenti – Emilio Francesco D’Assisi, sindaco del comune di Conflenti, non ha più intenzione di tollerare i disservizi nella gestione della raccolta dei rifiuti differenziati nel territorio comunale
Comunicato Stampa
La situazione è sotto gli occhi di tutti: sacchetti di rifiuti correttamente differenziati e regolarmente esposti rimangono sulla strada per giorni, preda di animali randagi, sotto il sole, sotto la pioggia.
Oltre al decoro urbano, fortemente compromesso, la preoccupazione del Sindaco è anche di carattere igienico-sanitaria.
Inoltre, la Presila Cosentina ha dimostrato enormi carenze di tipo logistico-strutturale-organizzativo.
Sembrerebbe infatti, che i veicoli in uso per la raccolta differenziata, tenuti in una condizione al limite dell’accettabile, siano di numero inferiore al minimo sindacabile.
In parole povere, se un veicolo subisce un danno/guasto salta tutta la raccolta poiché il soggetto gestore è totalmente privo di mezzi sostitutivi.
È arrivato il momento di prendere decisioni drastiche perché il servizio non funziona e da parte del soggetto gestore non c’è la volontà di farlo funzionare.
I cittadini, che pagano regolarmente le tasse, quotidianamente si lamentano con il Sindaco e gli amministratori e chiedono a gran voce una soluzione drastica e definitiva.
Gli stessi sono disorientati, poiché il calendario non viene assolutamente rispettato.
Pertanto, questa mattina il Sindaco del Comune di Conflenti Emilio Francesco D’Assisi si è recato personalmente presso la caserma dei Carabinieri per sporgere formale denuncia per interruzione di pubblico servizio.
Tuona D’Assisi: “Il Comune paga regolarmente il servizio e pretende che venga svolto regolarmente sull’intero territorio comunale. A me personalmente, agli amministratori e a tutta la cittadinanza che mi pregio di rappresentare non interessano le problematiche interne del soggetto gestore”.
E continua: “Ecco perché da mesi stiamo applicando le sanzioni economiche previste dal capitolato per la mancata raccolta. Ecco perché si denuncia ai Carabinieri l’interruzione di pubblico servizio e ho dato ulteriore disposizione all’Ufficio Tecnico del Comune di adottare tutti i provvedimenti del caso nei confronti della ditta appaltatrice del servizio. Sono pronto a sostituire la stessa con altra azienda in grado di ripulire il paese e ripristinare le condizioni minime di funzionamento del “porta a porta”, con addebito ad essa dei relativi costi.”