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I sistemi di micro-cogenerazione dell’Unical al Techshare di Torino

3 min di lettura
un gruppo di ricerca ingegneristica del'Unical a Torino-LameziaTermeit

Il progetto, ideato e brevettato all’interno del Dipartimento di Ingegneria meccanica energetica e gestionale, sarà presentato il 25 giugno

Comunicato stampa:

RENDE. Ci saranno anche gli innovativi sistemi di micro-cogenerazione, ideati all’interno dell’Università della Calabria, il prossimo 25 giugno al Techshare Day 2019 di Torino, evento che negli ultimi anni vuole dare visibilità al trasferimento tecnologico.

Il progetto “Micro-cogenerazione residenziale: caldaie a biomassa con generatori Stirling off/on grid”, ideato e brevettato all’interno del gruppo di ricerca di Sistemi elettrici per l’Energia dell’Unical, è stato selezionato insieme a più di 100 eccellenze tecnologiche made in Italy che saranno presentate nel capoluogo piemontese.

Il Techshare Day fa parte dell’Italian Tech Week, uno dei più importanti eventi europei dedicato al mondo della tecnologia, della cultura e dell’innovazione, che si svolgerà dal 25 al 28 giugno in collaborazione con il MiSE-UiBM (Ufficio italiano marchi e brevetti del ministero dello Sviluppo economico) e grazie al contributo del Politecnico e dell’Università di Torino.

Il progetto di ricerca, i cui inventori (Anna Pinnarelli, Nicola Sorrentino, Alessandro Burgio, Giovanni Brusco e il professore Daniele Menniti) operano all’interno del Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e sistemistica dell’Ateneo, consente di gestire un generatore sincrono lineare azionato da un motore Stirling “free-piston”, inserito in una caldaia a pellet, permettendo così di realizzare innovativi sistemi di micro-cogenerazione domestica alla portata di tutti.

Il sistema consente di integrare il micro-cogeneratore a pellet in una nanogrid assieme ad un impianto fotovoltaico e ad un sistema di accumulo al litio. Inoltre è già in corso la sperimentazione di scambio di energia da e per i veicoli elettrici che permetterà di ricaricare l’auto elettrica attraverso l’utilizzo di un micro-cogeneratore fondamentalmente basato su “caldaia a pellet”.

Soddisfatto il professore Daniele Menniti, professore ordinario di Sistemi elettrici per l’energia dell’Università della Calabria e responsabile del gruppo di ricerca di Sistemi elettrici per l’Energia. «Da anni – spiega Menniti – siamo impegnati nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie abilitanti per la realizzazione di sistemi avanzati per lo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica. E con questo progetto vogliamo stimolare il territorio affinché anche in Calabria possano svilupparsi e creare lavoro aziende nell’ambito della Green economy».

un gruppo di ricerca ingegneristica del'Unical a Torino-LameziaTermeit
Dispositivo elettronico di controllo

IL PROGETTO Nello specifico il progetto prevede lo studio e la realizzazione di innovative unità micro-cogenerative per applicazioni domestiche e residenziali. Tali unità sono composte da una caldaia a pellet, da un motore Stirling “free-piston” che aziona un generatore sincrono lineare il cui funzionamento gestito da un innovativo dispositivo chiamato 3S- MediumPower (3S-MP), brevettato dai ricercatori dell’Unical.

Il dispositivo permette di superare i problemi dei sistemi di micro-cogenerazione basati sull’uso di Stirling “free-piston” attualmente in commercio che possono funzionare solo ed esclusivamente in presenza di una rete elettrica. Quindi, nel caso di un blackout il motore Stirling deve essere subito arrestato e con esso, per evitare danni irreparabili, anche la caldaia.

Il sistema brevettato, invece, consentendo l’integrazione del micro-cogeneratore in una nanogrid che include sistemi di generazione fotovoltaici e di accumulo elettrochimico (in futuro anche veicoli elettrici), può consentire il funzionamento dello stesso micro-cogeneratore anche in “isola”, ovvero completamente disconnesso dalla rete elettrica. Questa peculiarità lo rende ideale per applicazioni in aree periferiche montane dove le caldaie a pellet trovano più frequentemente applicazione e dove i black-out non sono eventi rari e, spesso, possono anche essere di lunga durata in caso di condizioni meteo avverse.

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