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Sit in pacifico contro il green pass a Lamezia Terme

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Sit in pacifico contro il green pass a Lamezia Terme

Sabato lametino all’insegna di un sit-in pacifico contro il Green Pass

Comunicato Stampa

Sabato lametino all’insegna di un sit-in pacifico contro il Green pass.

Nei pressi della piazzetta San Domenico si sono ritrovati gli aderenti a ‘Italexit con Paragone’ per far “sentire”, anche da queste latitudini, la voce del dissenso contro l’obbligatorietà della certificazione verde. Slogan e cartelli bene in vista da parte degli organizzatori.

Ad aprire la manifestazione, coordinatore regionale Massimo Cristiano, già consigliere comunale, “siamo impegnati sin dalla prima ora, da luglio con migliaia di firme raccolte contro la certificazione verde, la nostra è una repubblica fondata sul lavoro e non sul green pass”

Il lavoro è sacro e lo difenderemo in ogni sede.”È stata illustrata l’istanza stragiudiziale di disapplicazione del green pass inviata a tutti gli enti pubblici calabresi, ovvero i decreti legge 105,111,127 che introducono la certificazione verde, contrastano e quindi vanno disapplicati, con il Regolamento comunitario 953/21 del 15 giugno 2021 che introduce il Green pass a livello europeo”, laddove si parla di “necessità di evitare discriminazione diretta o indiretta delle persone che non sono vaccinate”.

Sotto il gazebo allestito per l’occasione, si sono poi alternati diversi aderenti al movimento di Paragone, Raffaele Vena coord.prov. Cosenza, Ernesto Marziale coord.prov. Reggio, Rocco Stuppia coord. prov. Vibo, Antonio Campo da Catanzaro, Luigi Villella da Lamezia, Saverio Bisceglie da Cosenza, Nicky da Ionfrida Castrovillari, rasp org. Antonella Stranieri, Natasha Visciglia, Carmine Vivacqua, Biagio Milano da Soverato, Carmelo Iannelli da Palmi, Andrea Trusciglio da Crotone, Domenico Criscuolo Associazione Marea Vibo Marina, “alcuni di noi sono vaccinati ma siamo contro il green pass”, tutti hanno espresso contrarietà per una “imposizione che è in contrasto con i principi e norme nazionali e sovranazionale”, di”Costituzione violata” e di “forme di discriminazione che avvengono sulle persone che decidono liberamente di non vaccinarsi”.(art.32 Costituzione).

Richiamando i presenti, a “non mollare e a continuare la lotta fino a quando il Green pass non verrà revocato. Stanno tentando – hanno affermato – di dividere le persone, ma bisogna invece rimanere uniti vaccinati e non, rispettando la libertà di tutti.La certificazione verde non è uno strumento sanitario bensì di discriminazione e controllo sociale, la negazione dei diritti costituzionali individuali, alla mancanza della libertà di circolazione, di accesso a pubblici servizi, alle scuole e al lavoro”.

Per finire il canto di libertà: Trieste chiama la Calabria risponde, la gente come noi non molla mai, libertà.

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