Sit-in dell’USB Calabria per evidenziare il fallimento totale della politica calabrese
4 min di letturaLa Confederazione Regionale Usb Calabria manifesta il suo dissenso verso la politica del Presidente della Giunta Regionale con un sit-in sotto la regione e una lettera aperta.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta indirizzata dall’Unione sindacale di base al Presidente Mario Oliverio.
“Presidente Oliverio,
lei oggi ci ha chiamati qui per celebrare i due anni di attività della Giunta regionale.
Non sappiamo quali fantastiche favole sull’operato della sua Giunta lei vorrà raccontare oggi, quello che sappiamo con certezza è che lei ha sistematicamente rifiutato il confronto con la USB Calabria, organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa e firmataria degli accordi nazionali, scegliendo invece, quali suoi interlocutori, solo e soltanto le OO.SS. (magari anche quelle non rappresentative) che hanno supinamente accettato le sue scelte; quelle organizzazioni sindacali che, pur di firmare magari per sedere su comode poltrone, spesso non guadano nemmeno i contenuti, né quali effetti quelle scelte producano sui lavoratori, sui disoccupati, sui cittadini di questa regione.
Oggi siamo in piazza e ci resteremo, perché la USB Calabria non vuole fare da claque alla sua politica regionale.
Perché? Saremo stringati:
- Sanità calabrese? Allo stato la Calabria ha 3 posti letto ogni 1000 abitanti, servizi dismessi e pendolarismo tra le varie provincie per potersi curare, milioni di euro, invece, spesi per pendolarismo fuori regione, mentre gli unici suoi interventi sono stati quelli di fare una sterile opposizione al suo stesso partito che ha nominato il Commissario
- Politica energetica? Nessun intervento. Eppure basterebbe puntare decisamente sulle energie rinnovabili e far sì che si abbattano o azzerino i costi legati al consumo energetico, riducendo in tal modo le spese per le aziende le quali, magari, con i risparmi potrebbero assumere.
- Aeroporti calabresi? Beh, la realtà è sotto gli occhi di tutti: uno già chiuso, un altro moribondo ed un terzo, lasciato in mano a personaggi noti, galleggia sfruttando i lavoratori e le norme che gli hanno consentito di utilizzare ragazzi nel progetto giovani, senza retribuirli.
- Trasporto regionale? Non esiste nessuna linea ferrata, degna di essere chiamata così, per merci e persone e, quando hanno dismesso alcune tratte, c’è stato da parte sua il totale silenzio.
- Viabilità stradale? La 106 nel tratto lucano e pugliese è tutta a quattro corsie, mentre nella nostra regione, lo è solo per un breve tratto tra Soverato e Catanzaro, malgrado il numero di morti impressionante. Per non parlare di pezzi di strada crollati, ponti fortemente lesionati e a grave rischio. Il trasporto pubblico locale, con i collegamenti tra le varie città, presenta dei disservizi davvero impressionanti. Infine, lei ha accettato che si propagandasse la menzogna del completamento della A 3, guardandosi bene dall’affermare che 58 chilometri di autostrada, tutti sul territorio calabrese, non sono stati ammodernati, né lo saranno mai.
- Porti calabresi? Gioia Tauro continua ad essere mal collegato e, anche grazie a questo, in piena crisi, con lavoratori in fase di dismissione, per non parlare poi di Corigliano e Crotone ….
- Fondi Europei 2014-2020? Oltre all’assurdità di fondi restituiti perché non spesi, registriamo che non c’è stata nessuna programmazione seria, lentezze nella progettazione, nessun bilancio sulle prime spese e sui risultati, nessun disegno su come utilizzarli per creare occupazione e sviluppo.
- Patto Calabria? Con questo, Presidente, si è superato, ha chiamato attorno a sé i suoi amici sindacalisti, quelli che hanno sempre taciuto di fronte a scelte scellerate e che ora dovrebbero approfondire tematiche quali “rischio idrogeologico, bonifiche, rifiuti, rete idrica e rischio sismico”!!!!!! Bella compagnia si è scelta!
Eppure su queste politiche, così come su altre problematiche, la USB Calabria aveva ed ha tante cose da dire e da proporre, probabilmente non in linea con la sua (e dei suoi amici pseudo-sindacalisti) idea di gestione della cosa pubblica, ma certamente in grado di produrre un confronto utile anche a lei e, soprattutto, in grado di far vedere ai nostri corregionali, che una politica di sviluppo economico e di occupazione nella nostra regione è possibile.
Lei è qui oggi per autocelebrarsi, ma lei Presidente sa perfettamente a quanto è arrivata la disoccupazione in Calabria, con quella giovanile, soprattutto, che ha superato il 65%, sa quanta gente è stata posta in mobilità, sa quanti corregionale della mobilità in deroga aspettano di essere pagati perché i soldi inviati dal governo centrale sono stati stornati.
Lei queste cose le sa, per questo motivo oggi la USB Calabria non entrerà e non le farà da claque, ma rimarremo in piazza a fare questo sit-in e, quando vorrà riconoscerci il nostro ruolo di rappresentanti dei lavoratori, dei precari, dei cittadini, dei disoccupati di questa regione, ci convochi!!!”
CONFEDERAZIONE REGIONALE
USB CALABRIA