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Sospesa vaccinazione professori a Cosenza dopo stop lotto da Aifa

2 min di lettura
Vaccini: iniziata a Cosenza la somministrazione al personale della scuola

Farmacovigilanza a 173 inoculati. Asp avvia sostituzione dosi

COSENZA. È stata sospesa la somministrazione del vaccino anti Covid-19 nel centro vaccinale gestito dall’Esercito a Cosenza, dopo la comunicazione dell’Aifa che ha vietato l’utilizzo di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca.

Il vaccino iniettato oggi al personale scolastico appartiene al lotto indicato nella comunicazione dell’Agenzia italiana del farmaco.

Secondo quanto si apprende, sono 173 i pazienti ai quali è stato somministrato il vaccino appartenente al lotto bloccato che ora verranno seguiti tramite farmacovigilanza dall’Asp di Cosenza.

“I pazienti sono sotto osservazione come da procedura e ci segnaleranno l’insorgenza di qualunque effetto collaterale.
Vorrei precisare che si tratta di un ritiro cautelativo perché c’è una correlazione tra la somministrazione del vaccino e un evento negativo, ma non c’è la certezza che il vaccino somministrato abbia scatenato l’evento negativo”. A dirlo è stato il dottor Martino Rizzo, direttore sanitario dell’Asp di Cosenza in merito alle dosi di vaccino AstraZeneca appartenenti al lotto ABV2856 ritirato dall’Aifa.

“Stiamo già provvedendo – ha poi aggiunto Rizzo – alla sostituzione delle dosi di vaccino in maniera tale da non bloccare la campagna vaccinale. Le dosi di vaccino AstraZeneca appartenenti al lotto bloccato erano state consegnate esclusivamente centro vaccinale gestito dall’Esercito italiano”.

Decine di telefonate stanno giungendo all’hub vaccinale della Calabria, a Catanzaro, dopo la notizia della partita di Cosenza, dopo la comunicazione dell’Aifa che ha vietato l’utilizzo di dosi del lotto ABV2856 di AstraZeneca. Nella regione alcune dosi già iniettate appartengono al lotto indicato dall’Aifa. “A chiamarci sono pazienti fragili, che chiedono di essere rassicurati sulla somministrazione del vaccino Pfizer, oltre a varie richieste di annullamento. Non sappiamo quanta gente domani si presenterà per le inoculazioni”, spiegano alcuni medici dell’hub.

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