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Soverato. Strazio senza fine ai funerali di Simona Cavallaro sbranata dai cani sul Monte Fiorino

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SOVERATO. Uno strazio indicibile ha caratterizzato le esequie della giovane Simona Cavallaro, sbranata da un branco di maremmani sul Monte Fiorino a Satriano.

I funerali si sono svolti oggi pomeriggio a Soverato, città natale della ragazza alla presenza dei familiari e di tantissime persone che hanno voluto manifestare la loro vicinanza e solidarietà ai parenti affranti dal dolore per la tragedia avvenuta nella pineta di Satriano giovedì scorso. Il rito è stato officiato da don Alfonso Napolitano nello spiazzo adiacente all’oratorio salesiano.

Simona Cavallaro

L’arrivo della bara bianca è stato accolto con un lungo applauso da parte dei tanti presenti alle esequie. Sul feretro le lacrime incontenibili di mamma Angela, papà Alfio e di Pietro, il fratello gemello di Simona. La triste vicenda ha scosso la Calabria e tutta la nazione. Simona, stando all’esito dell’autopsia è stata aggredita da un branco di maremmani che custodivano un gregge che pascolava nella pineta. La giovane ha cercato di difendersi ma l’aggressività degli animali ha avuto la meglio: gli animali hanno infierito sul corpo della ragazza ferendola mortalmente alle spalle e alle gambe. Le indagini sull’accaduto sono condotte dalla compagnia dei carabinieri di Soverato.

Alcuni degli animali protagonisti dell’aggressione sono stati affidati in custodia al canile municipale mentre i carabinieri sono alla ricerca degli ultimi esemplari che mancano ancora alla cattura. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Simona e l’amico che era con lei, in un primo momento per sfuggire all’attacco dei cani, si sarebbero rifugiati in una chiesetta in legno che si trova nell’area picnic della pineta. Successivamente Simona, forse pensando che gli animali fossero andati via, ha cercato di raggiungere l’auto, ma è stata assalita dal branco. Per la morte della giovane è indagato un pastore di 44 anni proprietario del gregge custodito dai maremmani. Red.

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