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Spirlì su morte Spatari: “invidio i cieli che lo accolgono”

2 min di lettura
Nino Spirlì

Apprendo con grande tristezza la notizia della morte di Nik Spatari

La Calabria perde uno dei Suoi Figli più Nobili, ma l’Arte della Pittura consacra al Cielo un grande Maestro.

Queste nostre contrade e la nostra Gente devono tanto a Nik Spatari, che, amorevolmente ancorato alla Sua inseparabile Hiske Maas, compagna di una vita, ha scelto il ritorno e la residenza tenace fra le pietre dell’Aspromonte, arricchendolo di un Eden artistico spavaldamente prepotente, visibile da ogni orizzonte e visitabile in ogni tempo.

Un dono divino all’Umanità, impreziosito da opere di inenarrabile bellezza e inequivocabile significato. Non cancellerà, il tempo, un pomeriggio trascorso assieme al Maestro, qualche anno fa, il Quale mi ha regalato la Propria guida, preziosa e indimenticabile, attraverso le sensazioni misteriose che Il Sogno di Giacobbe sa far penetrare dentro ogni ruga dell’Anima.

Oggi, pur intristito da questo addio terreno, invidio i Cieli che Lo accolgono con canto di Inni e suono di cimbali.”

Così Nino Spirlì, vicepresidente e assessore alla cultura e ai beni cultural della Regione Calabria.

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