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Stato di emergenza: appello per la salute e la sicurezza della Calabria

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Un appello urgente per un intervento straordinario: la salute e la sicurezza dei cittadini calabresi in pericoloComunicato Stampa

Dunque dopo molti danni e qualche ferito i sindaci delle zone più colpite tra cui, particolarmente, il comprensorio lametino, stanno giustamente chiedendo allo stato e alla regione di dichiarare lo STATO DI CALAMITA’.

Anche il Sindaco Mascaro si è attivato in tal senso. Per la verità poco è stato fatto finora per prevenirla, lasciando per es. che gli alvei dei fiumi fossero invasi da canneti, piante e rifiuti.

Questo tipo di calamità ci richiama quella assai più dolorosa che provoca numerosi morti e feriti quale è lo sfascio delle sanità per la quale, come PD lametino, ci siamo rivolti al Presidente Occhiuto, invitandolo a chiedere al governo nazionale di decretare per la Calabria lo STATO DI EMERGENZA SANITARIA con l’ attivazione dell’Unità di crisi, di cui al D.M. 27 marzo 2015, con provvedimenti urgenti che prevedano azioni e assunzioni immediate, in deroga alle ordinarie normative fino al blocco del c.d. piano di rientro e ai rimborsi per la mobilità passiva: almeno fin all’effettivo raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza.

Una situazione che già a livello nazionale appare drammatica se i sindacati più rappresentativi dei medici e di una parte degli infermieri hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore per il 20 Novembre denunciando lo “smantellamento del sistema sanitario nazionale” e la “lampante privatizzazione della sanità” denunciando come “l’aumento di 1,3 miliardi del fabbisogno sanitario nazionale nel 2025, ben distante dai 3,7 miliardi annunciati, non è sufficiente a ridare ossigeno a un Sistema sanitario nazionale boccheggiante”

Ma Occhiuto e i suoi adepti fanno finta di non sapere che in Calabria siamo proprio all’estremo non solo per le ristrettezze finanziarie ma anche per l’invecchiamento della popolazione che provocherà un aumento consistente di richieste assistenziali sanitarie e sociali.

Se possibile ancora più grave è la situazione nel lametino. Inutilmente abbiamo chiesto in passato al nostro sindaco di far sentire la sua voce (spesso tonante per altre situazioni) per le inadempienze della regione. Lui, a differenza di altri più attenti e che sono perfino scesi nelle piazze per protestare, si è sempre limitato ad affermare, che non è suo compito vigilare sullo stato della sanità spettante invece alla conferenza dei sindaci che però avrebbe potuto attivare come conferenza dei sindaci del distretto lametino.

Come cittadini non possiamo che sentirci umiliati per questo annoso letargo quando la normativa assegna ai sindaci e alla conferenza diversi poteri di vigilanza, fino alla denuncia di condizioni che attentino alla salute dei cittadini.

Evviva, lo scorso 17 ottobre, laboriosi castori, orsi o lucertole che fossero, i sindaci si sono improvvisamente risvegliati convocando dopo molti anni la conferenza dei sindaci dell’ASP CZ ha riattivato il Comitato di rappresentanza presso l’Asp, che era fermo da diversi anni e che può rappresentare uno strumento prezioso di verifica e di controllo sulla programmazione e l’attività dell’Azienda sanitaria composta dai Sindaci di Catanzaro, di Lamezia Terme, di Soverato, di Chiaravalle e di Soveria Mannelli.

Ebbene anche a loro il PD di Lamezia rivolge un accorato appello affinché sollecitino in tutte le sedi istituzionali la richiesta dello STATO DI EMERGENZA PER LA SANITA unitamente alla richiesta per la calamità idrogeologica, o forse ancora non si rendono conto di un disastro assistenziale che è assai più distruttivo di una alluvione.

Dott. Cesare Perri resp. Dip. Sanità PD Lamezia

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