Studio, Sud più informato su diversità, equità e inclusione
2 min di letturaMoriconi (Omicom Pr), per 57% in 5 anni pari opportunità per tutti
PALERMO – Gli abitanti di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia sono i più informati sulle tematiche di Diversità, equità e inclusione (De&i) rispetto alla media nazionale italiana: il 55%, nel Sud, (contro il 50% del Paese) definisce la propria conoscenza dell’argomento come “molto buona”.
E’ quanto emerge dalla prima ricerca su De&i presentata da Omnicom Pr Group Italia, su interviste di Astra Ricerche.
“Lo studio – spiega Massimo Moriconi, general manager & Ad di Omnicom Pr Group Italia – ci restituisce un Paese che ancora non crede pienamente nella possibilità di costruire un mondo più equo, inclusivo e rispettoso delle diversità. Mentre fattori come pandemia, guerra, crisi energetica e ambientale rimangono determinanti nella definizione del contesto di pensiero sociale, le aziende diventano luoghi ‘protetti’ dove condividere programmi e comportamenti virtuosi”.
Sulla definizione di vari tipi di diversità il 60% del Sud del Paese indica quella di identità e genere sessuale, dell’orientamento sessuale (52%), del colore della pelle (37%), delle culture, tradizioni e usanze etniche (35%). Il 60% del Sud vive la diversità come opportunità per creare valore. La stessa visione positiva per il 51% vale anche per i loro familiari, amici e conoscenze (vs 46% dato nazionale).
Prevale l’ottimismo: il 61% (vs 56%) afferma che in 3-5 anni gli italiani saranno più aperti verso le questioni De&i. Non è da sottovalutare il ruolo delle aziende che, per il Sud Italia, non dovrebbero limitarsi ad essere attive nell’area De&i: per il 69% dovrebbero anche ‘educare’ i clienti ad essere più consapevoli promuovendo atteggiamenti inclusivi.
Inoltre, il 64% nel Sud preferirebbe acquistare prodotti e servizi da un’azienda che si impegna in progetti di De&i.
La percezione dello stato di Equità nelle 5 regioni è meno rosea, seppur lo si viva con più ottimismo rispetto ad altre zone italiane. Soltanto il 40% (vs 34%) afferma che in Italia sono garantite uguali opportunità a prescindere dalle condizioni di partenza.
Ma il trend appare positivo: il 57% degli abitanti del Sud (vs 47%) si aspetta che nei prossimi 5 anni saranno garantite a tutti uguali opportunità. (ANSA).