Super green pass Italia e obbligo mascherina, restrizioni di Natale
9 min di letturaLe misure di governo e comuni per ‘salvare’ le festività
Super green pass in Italia dal 6 dicembre anche in zona bianca e ritorno alla mascherina obbligatoria all’aperto in diverse città italiane.
Sono queste le restrizioni e misure in vista del Natale che governo e comuni hanno studiato e approvato per scongiurare nuovi aumenti di contagi Covid nel nostro Paese dopo l’ondata che ha investito tutta Europa.
Ma come funzionerà il Super green pass? E in quali città tornerà l’obbligo di mascherine? Ecco tutte informazioni.
SUPER GREEN PASS – Cos’è e come funziona? La certificazione rafforzata, come stabilisce il decreto varato dal Consiglio dei ministri, è a disposizione di chi è vaccinato contro il Covid o di chi è guarito dal Coronavirus. Non spetta a chi risulta negativo a un tampone e ha una durata di 9 mesi anziché 12. Come spiega Palazzo Chigi, il Super Green Pass serve per accedere a una serie di attività – dagli spettacoli agli eventi sportivi, per entrare nei bar e nei ristoranti al chiuso, partecipare a feste ed entrare nelle discoteche – e sarà indispensabile anche in zona bianca fino al 15 gennaio 2022. Inoltre il Green Pass, legato anche a un tampone negativo, viene esteso agli alberghi, agli spogliatoi per l’attività sportiva, i treni regionali e interregionali, i mezzi pubblici locali.
Il decreto si sviluppa in quattro ambiti: obbligo vaccinale e terza dose; estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie; istituzione del Green Pass rafforzato; rafforzamento dei controlli e campagne promozionali sulla vaccinazione. Il decreto legge prevede di estendere l’obbligo vaccinale alla terza dose a decorrere dal 15 dicembre prossimo e con esclusione della possibilità di essere adibiti a mansioni diverse. Inoltre il provvedimento stabilisce l’estensione dell’obbligo vaccinale a ulteriori categorie a decorrere dal 15 dicembre, prosegue palazzo Chigi. Le nuove categorie coinvolte saranno: personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.
Il testo approvato prevede che la durata di validità del Green Pass venga ridotta dagli attuali 12 a 9 mesi. L’obbligo di Green pass viene esteso a ulteriori settori: alberghi; spogliatoi per l’attività sportiva; servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale; servizi di trasporto pubblico locale. A decorrere dal 6 dicembre 2021 viene quindi introdotto il Green pass rafforzato: vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti. Il nuovo Certificato verde serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla nei seguenti ambiti: spettacoli, spettatori di eventi sportivi, ristorazione al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche. In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green pass rafforzato. Dal 6 dicembre 2021 e fino al 15 gennaio 2022 è previsto che il Green pass rafforzato per lo svolgimento delle attività, che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla, debba essere utilizzato anche in zona bianca.
LE ALTRE MISURE – Le altre misure sono: rafforzamento dei controlli da parte delle prefetture che devono prevedere un piano provinciale per l’effettuazione di costanti controlli entro 5 giorni dall’entrata in vigore del testo e sono obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’Interno; potenziamento della campagna di comunicazione in favore della vaccinazione. Il governo ha assunto e ha intenzione di assumere in via amministrativa altre decisioni: – è già consentita la terza dose dopo 5 mesi dalla seconda; – aprirà da subito la terza dose per gli under 40; – se autorizzate, potranno essere avviate campagne vaccinali per la fascia di età 5-12 anni, conclude il governo.
Non ci sono novità in relazione alla validità dei tamponi. “Restano invariate le tipologie e la durata dei tamponi” nel nuovo decreto. La durata del ‘responso’ negativo rimane di 72 ore per il molecolare e di 48 per l’antigenico.
In generale, resta in vigore il sistema dei colori con la divisione in zona bianca, gialla, arancione e rossa ed è legato soprattutto a strette ancor più incisive a livello locale, laddove l’incidenza del virus e la situazione ospedaliera lo richiedessero. Gli amministratori locali, dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter decidere anche lockdown circoscritti, a livello territoriale.
MASCHERINE OBBLIGATORIE ALL’APERTO, LE CITTA’ – Capitolo mascherina obbligatoria all’aperto: si allunga l’elenco delle città che attraverso un’ordinanza sanciscono la necessità di indossare il dispositivo anti Covid nel centro cittadino e nei luoghi più affollati e con assembramenti. A firmare ieri le nuove restrizioni, tra gli altri, sono stati i sindaci di Milano, Bergamo e Bologna.
Obbligo di mascherine all’aperto in centro a Milano per contenere la quarta ondata di Covid. Lo prevede l’ordinanza approvata dal Comune. “Da sabato prossimo, 27 novembre, a Milano dalle ore 10 alle ore 22, tutti i giorni, sarà obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto, lungo l’asse tra piazza San Babila e piazza Castello”, si legge. L’obbligo resta in vigore fino al 31 dicembre e raccoglie l’invito del prefetto ad adottare nelle città tutte le misure possibili per proteggere le persone dalla possibile diffusione del Coronavirus. Le vie comprese nel provvedimento, piazza Castello, largo Cairoli, via Dante, piazza Cordusio, via Orefici, via e piazza Mercanti, piazza del Duomo, Galleria e corso Vittorio Emanuele II e piazza San Babila, sono quelle che si prevede abbiano un afflusso di pubblico costante e continuo e per questo sarà obbligatorio l’uso della mascherina a prescindere dalla presenza o meno di assembramenti.
Il provvedimento, si spiega dal Comune di Milano, ha una natura “preventiva e cautelativa” in un’area della città particolarmente interessata da eventi, mercatini, attività commerciali il cui svolgimento va tutelato a vantaggio della sicurezza delle famiglie. Per quanto riguarda le altre aree della città la normativa nazionale già in vigore dallo scorso 28 giugno dispone che in zona bianca e all’aperto è obbligatorio avere sempre con sé la mascherina e soprattutto è obbligatorio indossarla in situazioni in cui non può essere garantito il distanziamento interpersonale o vi sono assembramenti, ad esempio in un mercato o in una fiera.
Come concordato con il prefetto saranno attivati dei controlli da parte delle forze dell’ordine e in particolare della polizia locale. Per quanto riguarda le pattuglie della polizia locale saranno presenti nei punti strategici e in Galleria Vittorio Emanuele II e soprattutto i primi giorni inviteranno e informeranno i cittadini del nuovo obbligo che prevede una sanzione di 280 euro se pagata entro cinque giorni o 400 euro in caso di mancata ottemperanza.
Mascherina obbligatoria all’aperto in centro anche a Bergamo a partire da sabato 27 novembre e fino al 1° gennaio. Questo quanto deciso dal sindaco Giorgio Gori, che ieri ha firmato l’ordinanza. Restare in zona bianca e non vanificare gli sforzi fatti finora per contenere la pandemia, prevenire gli scenari che si stanno verificando in tanti Paesi europei: con questo esplicito obiettivo, Bergamo introduce quindi l’obbligo nei luoghi più affollati e frequentati della città, dalla Corsarola a Piazza Matteotti.
La lista delle vie cittadine nelle quali viene introdotto l’obbligo di mascherina all’aperto, a partire da sabato 27 novembre, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 22, comprende sia luoghi di Bergamo Alta che di Bergamo Bassa. Eccoli: piazzale degli Alpini, viale Papa Giovanni XXIII, viale Roma, Galleria Fanzago, Largo Porta Nuova, Sentierone, via XX Settembre, via Tiraboschi, piazza Pontida, largo Rezzara, via Borfuro , via Sant’Orsola, via Sant’Alessandro (nel tratto compreso tra Largo Rezzara e via Garibaldi), via Tasso, via Pignolo bassa, piazzetta Santo Spirito, piazza Matteotti, Piazza Cavour, piazza Vittorio Veneto, passaggio Zeduri, passaggio Bruni, piazzetta antistante la stazione bassa della Funicolare, piazza Mercato delle Scarpe, via Gombito e via Colleoni (Corsarola), piazza Mascheroni, piazza Cittadella, largo Colle Aperto, piazza Vecchia. La notte di Capodanno l’obbligo si estende fino alle 2 del giorno dopo. Non solo: l’obbligo di utilizzo della mascherina all’aperto si estende anche ai mercati della città. La polizia locale è incaricata di svolgere i controlli: eventuali sanzioni per inosservanza delle nuove misure vanno da 400 a 3.000 euro.
Ed è mascherina obbligatoria da oggi all’aperto anche in centro a Bologna. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata ieri dal sindaco Matteo Lepore alla luce della costante crescita della diffusione del Covid che continua a destare preoccupazione e richiede interventi che consentano di rallentare il diffondersi della pandemia anche con misure straordinarie, ulteriori rispetto a quelle già previste dalle attuali norme in essere. “Dal 26 novembre 2021 al 9 gennaio 2022 nell’area del centro storico delimitata dai viali di circonvallazione” sarà obbligatorio “indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche in tutti i luoghi all’aperto”, si legge. Si è valutato inoltre che, spiega la nota del comune di Bologna, come ogni anno, a partire dai prossimi giorni e fino alla conclusione delle festività, il centro storico di Bologna vedrà un afflusso notevole di persone, in arrivo anche da fuori città, attirate dalla vivacità cittadina in questo periodo e per ragioni legate ai consueti acquisti natalizi. Le caratteristiche dei luoghi e le circostanze di fatto non consentiranno di garantire in modo continuativo il distanziamento da persone non conviventi e quindi si rende necessario, al fine di tutelare la salute delle persone, utilizzare le mascherine per ostacolare la propagazione virus.
Come specifica l’ordinanza non hanno l’obbligo di indossare la mascherina: i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter far uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva. La violazione delle disposizione comporta, salvo che il fatto costituisca reato diverso da quello di cui all’art. 650 c.p., la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 ad euro 1000. La decisione è stata condivisa con il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica riunitosi ieri.
Dalla mezzanotte di ieri, giovedì 25 novembre, entrata in vigore l’ordinanza voluta dal Sindaco di Padova Sergio Giordani che introduce l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto nell’area delimitata dalle mura trecentesche della città di Padova. Questa ordinanza durerà fino al 31 dicembre.
A Venezia mascherina obbligatoria in alcune aree del centro storico e della terraferma in corrispondenza delle manifestazioni di Natale, nel corso delle quali si prevede un aumento dell’afflusso delle persone con conseguente possibilità di creazione di assembramenti. Lo stabilisce un’ordinanza firmata dal sindaco Luigi Brugnaro, in riferimento ad alcuni eventi che si svolgeranno a partire dalla Festa della Madonna della Salute.
Nel dettaglio, l’ordinanza stabilisce che “è fatto obbligo di indossare le mascherine chirurgiche o di comunità, ovvero mascherine monouso lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso, con esclusione di dispositivi con filtro, in occasione di fiere e mercatini, a cominciare dalla Festa della Madonna della Salute in programma da domani, per proseguire con le Fiere di Natale dell’Epifania e i relativi mercatini: e saranno obbligatorie anche in ogni tratto viabile interessato dall’attivazione di sensi unici pedonali e in ogni altra occasione di tempo e di luogo in cui non sia possibile rispettare la distanza interpersonale”
L’obbligo, si prosegue, “non si applica ai bambini di età inferiore ai sei anni e per chi ha forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina. Gli operatori commerciali dovranno altresì, oltre ad indossare essi stessi la mascherina, mettere a disposizione dei clienti prodotti igienizzanti per le mani, in particolare accanto ai sistemi di pagamento”. Le disposizioni, si specifica, sono valide nelle date indicate e nella fascia oraria dalle ore 9 alle 23. Nelle premesse del dispositivo si specifica come si sia ritenuto che “nel corso dei predetti eventi in particolare potrebbero crearsi situazioni occasionali, anche improvvise, in cui il distanziamento di almeno un metro previsto dalle norme potrebbe non essere garantito” e “tenuto conto che in particolare nelle fiere che si svolgono presso la città antica, è previsto che ci siano migliaia di pedoni in movimento, tanto da prevedere – all’occorrenza – sensi unici pedonali nelle aree limitrofe”.
E si sottolinea, infine, che il provvedimento nasce dopo aver preso atto che “è in corso un aumento progressivo dei contagi da virus “Covid-19″, come confermato dai monitoraggi giornalieri dell’Aussl 3 Serenissima”. “Per la violazione della presente ordinanza – si conclude – si applicano la sanzioni amministrative pecuniarie previste dalle vigenti norme di legge”