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Talerico: rigassificatore di Gioia Tauro intervento strategico di pubblica utilità indifferibile ed urgente

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Oggi in Consiglio dei Ministri si discute la questione del rigassificatore di Gioia Tauro considerato, un “intervento strategico di pubblica utilità indifferibile ed urgente”.

La notizia data dal quotidiano il Sole 24 ore nella giornata di ieri è stata accolta con grande soddisfazione.

Proprio nei giorni scorsi “Noi Moderati” tramite Maurizio Lupi ha presentato una mozione al Governo evidenziando la necessità di aumentare il numero degli impianti e di semplificare le procedure anche in considerazione del recentissimo conflitto tra Israele ed Hamas che mette a rischio le forniture di energia da parte dell’Algeria, che ha sostituito la Russia dopo il conflitto in Ucraina.

L’apertura del rigassificatore costituisce anche un importante indotto per la città di Gioia Tauro e più in generale per l’economia calabrese.

L’auspicio è che il Governo Italiano intervenga con urgenza anche a tutela del Porto di Gioia, che con l’entrata in vigore della nuova tassazione per le grandi navi contener, per come stabilito dalla Direttiva Comunitaria “Fit for 55”, subirebbe un gravissimo danno economico con conseguenti ricadute sul territorio.

Del resto, come ribadito da Maurizio Lupi la nostra sicurezza energetica è purtroppo ancora legata alle situazioni dello scacchiere internazionale; abbiamo quindi l’obbligo di diversificare le nostre fonti di gas: nel 2022 abbiamo consumato 79 miliardi di metri cubi di gas naturale nel settore civile, e l’80% è arrivato in Italia attraverso gasdotti. Tre i rigassificatori ora attivi: il terminale di Panigaglia vicino La Spezia, e gli off shore al largo di Porto Viro (Rovigo) e quello nel mar Tirreno in Toscana. Sono, come le ha anche definite il ministro dell’Ambiente Fratin, opere strategiche che andrebbero moltiplicate, ma la realizzazione di diversi progetti è bloccata da anni: Gioia Tauro dal 2013, Porto Empedocle sarà pronta per il 2028 e Vado Ligure con la VIA ancora alla fase iniziale.

Abbiamo diversificato le fonti sostituendo la Russia con l’Algeria, ma il nuovo conflitto tra Hamas e Israele mette a rischio le forniture. Con questa mozione il Partito di “Noi Moderati” vuole dare un valido contributo al governo per arrivare alla sicurezza energetica favorendo la diversificazione delle fonti e semplificando le procedure per i nuovi rigassificatori, arrivando a identificare anche quelli on-shore, cioè non in mare, come impianti di rilevanza strategica, come è stato fatto per quelli di Piombino e Ravenna, come ribadito dal Presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.

Oggi la questione sul Porto di Gioia T., verrà discussa anche nel Consiglio Regionale.

Antonello Talerico

Consigliere Regionale

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