Tansi rompe definitivamente con il tavolo di confronto con il PD
2 min di letturaTansi: non vogliono cambiare, vogliono riproporre i vecchi matusalemme del PUT (partito unico della torta)
Comunicato Stampa
Sono stato informato che la riunione del “tavolo del centrosinistra” fissata allo scopo di definire il nome del Candidato alla presidenza della Regione di una eventuale coalizione, è stata rinviata.
Pertanto il termine temporale di 72 ore, concordato all’unanimità nella riunione di venerdì scorso, risulta di fatto superato senza nessun plausibile motivo.
Con rammarico, prendo atto che gli impegni presi sono stati disattesi e, coerentemente con le indicazioni degli esponenti del Movimento Civico Tesoro Calabria, condivisi da quanti si sono posti al mio fianco per sostenere una battaglia elettorale finalizzata a cercare di vincere le elezioni del prossimo 14 febbraio, sono costretto ad abbandonare il “tavolo della trattativa”, a cui avevo aderito al solo scopo di trovare una soluzione unitaria, per l’attuazione di un programma di governo della Regione, realmente e integralmente innovativo.
Evidentemente devo constatare che le formazioni politiche che mi hanno invitato, in 4 giorni e dopo la prima settimana dall’inizio della fase di campagna elettorale, non sono stati in grado di proporre né un programma integrativo a quello proposto da Tesoro Calabria, nè il nome di un candidato alla presidenza che, al posto mio, fosse in grado, per volontà politica, di sostenerne la coraggiosa realizzazione, contro i legacci di stampo clientelare, gli accordi trasversali e la lotta alla malavita organizzata.
Circondato e spinto da tante persone libere e perbene, che credono con me che anche in Calabria si può cambiare, continuerò la mia sfida elettorale, con le tre liste civiche già presentate e altre due in fase di presentazione a supporto della mia candidatura a presidente, e con tutte le forze civiche che si vorranno aggregare.
Sono convinto che – come già è accaduto a Crotone – vinceremo contro una classe politica calabrese oramai vecchia e maleodorante di cui i calabresi hanno le tasche piene.