Taurianova. Picchia marito e moglie e resiste anche ai carabinieri, arrestato
2 min di letturaPrima ha aggredito un uomo rifugiatosi all’interno della caserma dei carabinieri dopo essere stato malmenato e speronato con l’auto, e poi si è recato nell’abitazione della vittima insultandolo e scagliandosi contro la moglie che ha riportato varie contusioni ed escoriazioni
È avvenuto a Taurianova dove H.F., di 40 anni, con precedenti di polizia, è stato arrestato e posto ai domiciliari, dai carabinieri della Compagnia per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, violenza privata, lesioni personali, violazione di domicilio e guida in strato di ebbrezza.
I fatti risalgono a qualche giorno fa quando un uomo di Taurianova, mentre si trovava in strada con conoscenti nella frazione di San Martino, è stato aggredito improvvisamente e senza apparente motivo dal quarantenne.
Un’aggressione avvenuta prima a parole, con gravi minacce e insulti e poi anche fisicamente.
La vittima, infatti, ha subito varie escoriazioni al viso e una distorsione cervicale. Ha pure tentato la fuga in auto per raggiungere la stazione dei carabinieri di San Martino di Taurianova, ma nel tragitto è stato seguito dall’aggressore, a bordo di altro mezzo, che ripetutamente ha speronato l’autovettura del malcapitato nel tentativo di bloccarlo, provocando ingenti danni ai mezzi. Nei pressi della caserma, il 40enne ha abbandonato il suo obiettivo si è diretto verso l’abitazione della vittima dove ha trovato la moglie, che ha a sua volta aggredito senza motivo, facendola cadere a terra.
Non soddisfatto, l’uomo è tornato verso la caserma dei carabinieri dove si era rifugiato il marito della donna. Non trovandolo all’esterno, ha colpito violentemente con calci e pugni il portone di ingresso. Alla vista dei militari si è scagliato anche contro di loro con minacce di morte e gravi insulti rivolti pure ai colleghi di Varapodio e della Radiomobile intervenuti riuscendo a riportarlo alla calma.
I sanitari hanno medicato le due vittime e sottoposto ad accertamenti sanitari e alcolemici l’aggressore che è risultato in stato di ebbrezza, con tasso alcolemico superiore al consentito, ma comunque non tale da spiegare la straordinaria e apparentemente immotivata violenza. (ANSA).