TDM e Cittadinanzaattiva: problemi ancora irrisolti alla mensa dell’ospedale di Lamezia Terme
2 min di letturaIn una nota stampa inviata a tutti i quotidiani locali, Fiore Isabella e Felice Lentidoro, del Tribunale del Malato e di Cittadinanzaattiva denunciano ancora una volta i problemi che ogni giorno i degenti dell’Ospedale Giovanni Paolo II affrontano.
Comunicato Stampa
stiamo, come Cittadinanzattiva e Tribunale per i Diritti del Malato di Lamezia Terme, monitorando l’evolversi del criticità nella fornitura dei pasti, all’interno dell’ospedale “Giovanni Paolo Secondo”, di cui avevamo, già dal 6 aprile u.s. informato il Direttore Generale dell’ASP, dr. Lazzaro, con una lettera aperta, pubblicata, tempestivamente da gran parte della stampa libera locale. Avevamo in tale occasione segnalato anche la carenza nell’approvvigionamento dell’acqua per uso potabile, tant’è che gli operatori sanitari del reparto chirurgia con i testa il Primario, dott. Tedesco, con un gesto volontario ed encomiabile, hanno provveduto ad acquistarla per non lasciare i degenti senza il prezioso liquido. Da allora, riceviamo segnalazioni quotidiane del perpetuarsi del disagio che si configura in pasti distribuiti parzialmente e mai comprensivi di tutte le sostanze necessarie a comporre un pasto dieteticamente bilanciato; per non parlare dei pasti destinati a
pazienti con particolari patologie (vedi diabetici) bisognosi di diete rigorosamente individualizzate. Cittadinanzattiva e il TDM, che opera all’interno del nostro ospedale, sono estremamente preoccupati per l’incertezza che vige nella gestione del servizio mensa, resa ancor più pesante dal silenzio della Direzione Generale, che non solo non ha ancora risposto alla lettera sopra richiamata, atto dovuto anche per affermare uno stile di garbo istituzionale, ma nulla ha inteso fare per rimuovere un disagio che, giorno dopo giorno, diventa insopportabile. Se il disagio sopra segnalato non sarà immediatamente rimosso restituendo ai pazienti, in regime di degenza, il diritto ad un pasto completo e cronologicamente assicurato, Cittadinanzattiva e il TDM saranno costretti ad intraprendere iniziative, se occorre anche di carattere legale, per garantire ai nostri malati un servizo mensa degno di un paese civile.