La città sta perdendo fiducia e speranza, la terna commissariale lavori su questo
3 min di letturaNicola Mastroianni (pd) chiede alla terna commissariale maggiore attenzione per la città
LAMEZIA. L’ex consigliere comunale del pd, Nicola Mastroianni, è intervenuto sul generale modus operandi della terna commissariale.
Il parere di Mastroianni è che “non aiuta il rapporto con la città l’atteggiamento autoassolutorio della terna commissariale che non può che trasformarsi, con il trascorrere del tempo in una valutazione di incapacità amministrativa ad affrontare, dirimere e risolvere la complessità dei problemi strutturali della città soprattutto dinanzi alle istanze legittime dei cittadini e degli operatori economici in forma singola o associata che, a quanto pare, rimangono puntualmente disattese o addirittura censurate senza possibilità di confronto e contraddittorio”.
L’ex consigliere comunale si dichiara consapevole del fatto che i problemi attuali sono in buona misura ereditati, tuttavia egli ritiene che dopo sette mesi di commissariamento la città sia ancora nel baratro.
“La disponibilità dei Commissari ad incontrare i cittadini accompagnata però dalla chiusura totale nel merito hanno creato un diffuso clima di sfiducia ancora più marcata anche nei confronti dello Stato ed una forma di rassegnazione per quello che appare un evidente peggioramento della qualità della vita a causa del decadimento e dello sconforto generale, del degrado ambientale e dello stato di abbandono che regna sovrano in ogni angolo della città”, continua Mastroianni, “Una situazione sociale ed economica, quella della città di Lamezia Terme, fortemente compromessa, istituzionalmente inefficiente e inadeguata ad aiutare il faticoso compito della città ad amministrarsi con rigore etico, morale e ordine amministrativo”.
Le cose che non funzionano, a parere dell’ex consigliere comunale, non sono poche: “strade dissestate con voragini che mettono quotidianamente a repentaglio la sicurezza stradale, semafori non funzionanti ormai da mesi, erbacce e arbusti di ogni genere che impediscono di camminare sui marciapiedi, rifiuti che invadono le strade a qualsiasi ora della giornata, impianti sportivi comunali chiusi, teatri comunali chiusi, piscina comunale chiusa, riduzione idrica nelle ore diurne e notturne, illuminazione pubblica carente di manutenzione, gestione del verde pubblico manco a parlarne, parchi e luoghi pubblici in stato di totale abbandono: in altri termini una comunità che si sta arrendendo perché sta perdendo la fiducia e la speranza”.
Il timore di Mastroianni è che, alla luce di un tale scenario, si possa rischiare l’effetto implosione sociale aggravato dal possibile e mai scansato rischio dissesto finanziario delle casse comunali.
Secondo lui, “è fin troppo evidente la gravità e le conseguenze della situazione sotto il profilo sociale ed economico per il futuro della terza città calabrese se nel particolare e difficile momento non vengono adottate misure di salvaguardia, di guida e di sostegno concreto dagli enti e dalle istituzioni sovracomunali”.
Da quanto illustrato dall’ex consigliere comunale, risulta urgente la “necessità di un intervento di tutte le organizzazioni politiche, sociali, economiche, professionali, culturali e sportive che si riconoscono nei principi democratici a sollecitare e pretendere una maggiore disponibilità, sui problemi, dei Commissari ed allo Stato, una maggiore attenzione verso Lamezia”.
Redazione