Terremoto magnitudo 4.8, crolli e feriti a Catania e nella Sicilia orientale
2 min di letturaNotte di paura in diversi paesi dell’Etna e anche a Catania per una scossa di magnitudo 4.8 registrata alle 3:18 a nord del capoluogo etneo, tra Viagrande e Trecastagni. La superficialità dell’ipocentro del sisma, a solo un chilometro di profondità, ha contribuito ad amplificare l’effetto della scossa, che è stata nettamente avvertita anche a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano.
Altre antiche costruzioni sono crollate sempre a Fleri, Santa Venerina e Zafferana. In molte case le suppellettili sono ‘volate’ da mensole e vetrine e sono cadute a terra, aumentando il senso di paura tra gli abitanti dei locali. A Pennisi si sono registrati dei crolli nella chiesa del paese, ma senza danni alle persone. Mentre a Zafferana Etnea una casa di riposo per anziani è stata abbandonata dagli ‘ospiti’: la struttura presenta delle lesioni e i pensionati si rifiutano di rientrarvi.
E’ stata chiuso precauzionalmente al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, per la presenza di ‘lesioni’ sospette sull’asfalto createsi dopo il terremoto di magnitudo 4.8 sull’Etna. Il blocco si registra tra i caselli di Acireale e Giarre.
L’eventuale riapertura sarà decisa dopo sopralluoghi e verifiche su sicurezza e stabilità del tratto autostradale al momento chiuso al traffico.In molti paesi la gente è scesa per strada e soprattutto le famiglie con bambini hanno deciso di trascorrere la notte in auto per sicurezza.
Nella notte la terra sull’Etna ha tremato diverse. Tutti eventi riconducibili all’eruzione in corso da due giorni sull’Etna, che ha fatto registrare un’ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni, segnale della presenza di grande ‘energia’ e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell’edificio vulcanico.
A seguito dello sciame sismico che sta interessando l’area il capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli ha convocato il Comitato operativo a Roma e il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha convocato immediatamente a Palazzo Minoriti il Centro coordinamento soccorsi per fare il punto sul terremoto. Nelle zone interessate dal sisma sono già operative squadre dei Vigili del fuoco, Carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza, Polizia locale, volontari, personale del 118 e delle protezioni civili comunali.