Torino, al Salone del Libro – il gioco della (vita) cultura e passione
3 min di letturaBasta davvero un attimo per perdersi in più di sessantamila metri quadri di spazi espositivi, Il Gioco Del Mondo forse è proprio questo: un invito a ribellarsi e risvegliarsi e a perdersi tra le centinaia di case editrici avventurandosi tra le pagine degli innumerevoli libri presenti al 32° Salone Internazionale del Libro di Torino.
Gli spazi espositivi quest’anno hanno infatti introdotto novità anche per gli amanti di fumetti e giochi di ruolo trasformando lo spazio Oval e il padiglione 1, destinato alle arene, in un area anche per espositori come la Sergio Bonelli Editore o il Lucca Comics and Games 2019 e altri editori del genere, dando spazio anche ad aree gioco. Luogo di sperimentazione, il Salone del Libro unisce in un unico spazio vari tipi di cultura tra polemiche in apertura, incontri, dibattiti e un weekend con un pubblico che -in numeri- ha superato le aspettative.
Tanti gli eventi collaterali da Adotta uno Scrittore a Educare alla Lettura in carcere; ma salta agli occhi lo spazio, considerevolmente più ingente, dedicato all’Arte Sequenziale (chiamata così dal genio di Will Eisner, che oggi ha giustamente e finalmente preso l’attenzione e la dignità dovuta), ovvero il fumetto. Bao Publishing, la citata Sergio Bonelli Editore e Becco Giallo sono due delle tante case editrici di fumetto presenti con le loro novità: dall’edizione speciale di Un Polpo Alla Gola di Zerocalcare (protagonista, ovviamente, di alcuni tra gli incontri più partecipati) a Pigiama Computer Biscotti di Alberto Madrigal (anche lui presente in fiera), dal nuovo mensile di fantascienza Odessa all’edizione commemorativa dei 25 anni del capolavoro di Terry Moore, Strangers In Paradise.
A presentare le loro novità -giusto per citare qualcuno a memoria-: Cristoforo Gorno di Rai Libri con Io Sono Cesare, romanzo storico con protagonista il famoso condottiero e imperatore romano; Andrea Delogu che racconta i suoi problemi di dislessia con Dove Finiscono Le Parole; Jonathan Bazzi con il suo Febbre per Fandango; Matteo Meschiari e L’Ora Del Mondo per Acca; Concita de Gregorio con Nella Notte, pubblicata da La Feltrinelli; Mimmo Gangemi con Marzo Per Gli Agnelli, protagonista dello stand Calabria.
Abbiamo incontrato anche Ernesto Anderle, che portava per BeccoGiallo la sua graphic novel Vincent Van Love: “Vincent Van Love nasce da una mia esigenza, spiega l’autore, di voler in qualche modo modificare l’idea che il mondo si è fatto di Van Gogh, cioè la maggior parte delle persone pensano fosse cupo, malinconico e pessimista. Invece attraverso le lettere emerge un’altra persona che ama la vita, la natura e soprattutto le persone: tutto quello che ha fatto, specialmente i dipinti, sono dedicati alle persone. Ho visto tanto amore, per questo Van Love, e spero che un giorno si cambi parere su di lui e vedano il suo percorso come un inno alla vita e non al suicidio e alla disperazione”.
Questa sera il Salone chiude, con gli ultimi attesi appuntamenti, un’edizione che oltre alle polemiche (evitabili) si porta dietro il solito bagaglio pieno di cultura e passione.
E da Torino aspettiamo in Calabria tanti autori dando intanto appuntamento all’8 giugno alla libreria Ubik di Catanzaro insieme ad Ippolita Luzzo che presenterà Marzo per gli agnelli di Mimmo Gangemi ricordando anche il programma di Trame9.Festival dal 19 al 23 giugno.
Valentina Arichetta