Apre a Torino la casa chiusa delle bambole, l’ultima frontiera del sesso
2 min di letturaDa oggi apre a Torino la prima casa chiusa delle bambole. Tanta affluenza di clienti e centinaia di nuove richieste di affiliazione per il sesso futurista.
Quando nel 1968 l’allora ventenne Patty Pravo cantava “La bambola” sicuramente non poteva immaginare la notizia che mezzo secolo dopo avrebbe invaso il web.
È di oggi la notizia dell’apertura in Italia della prima casa di appuntamenti delle bambole. Si chiama “Lumidolls” il primo bordello con bambole hot inaugurato in uno stabile del quartiere Mirafiori di Torino, del quale però non è stato divulgato l’indirizzo.
Lo speciale lupanare, denominato anche Bordoll, fa parte di un franchising già sviluppato in altri paesi europei e che ora sbarca anche in Italia, con buona pace della senatrice Lina Merlin e dell’omonima legge che nel 1958 decretò la serrata delle case di tolleranza in Italia.
Come funziona la casa
Di seguito le regole della casa: un’addetta alla ricezione dell’ospite si occuperà della pulizia della bambola prima di consegnarla al cliente per consumare l’amplesso. Sono sette le donne di plastica offerte – le cui curve sono modellate con una gomma termoplastica – e veramente per tutti i gusti: caucasiche, giunoniche, dai tratti orientali o filiforme.
Una volta effettuata la scelta il cliente dovrà levare tutti gli oggetti che possano arrecare danni alla bambola (anelli, braccialetti ecc.) e indossare il profilattico. I prezzi oscillano dagli 80 euro per una prestazione di mezz’ora ai 100 per un rapporto di un’ora. Naturalmente l’anonimato è garantito per tutti i frequentatori della casa.
Disponibile nella speciale casa torinese anche la possibilità di intrattenersi con un bambolo il cui nome è Alessandro.
Centinaia di nuove domande di affiliazione
Tante le richieste già pervenute dalle primissime ore di apertura: si va da gruppi di uomini per un goliardico addio al celibato, a coppie curiose di provare l’ebbrezza della nuova frontiera del sesso. Dalle prime indiscrezioni pare che le bambole del piacere siano già prenotate ogni giorno fino al mese di novembre.
Le prime voci critiche sulla casa chiusa delle bambole non sono tardate ad arrivare, ma pare che siano giunte alla ditta organizzatrice del business circa 160 domande di affiliazione in giro per l’Italia.
Antonio Pagliuso