Tra filosofia e sentimento. Freud
3 min di lettura“Eliminare le persone nocive dalla propria vita non significa odiarle. Significa avere rispetto per se stessi”. Sigmund Freud
Sigmund Freud, neurologo e filosofo austriaco. è considerato il padre indiscusso della psicoanalisi , furono sue infatti le intuizioni che lo hanno spinto ad avventurarsi nell’esplorazione dell’inconscio, scoperta che rivoluzionò totalmente il metodo di affrontare i disturbi psichici , aprendo così orizzonti di ricerca nuovi e sconosciuti.
Il grande Freud, con il suo sguardo profondo sulla vita, ci aiuta sempre ad individuare ciò che per noi rappresenta un ostacolo e di fronte al quale è difficile trovare soluzioni. Uno dei problemi più frequenti che caratterizza la dimensione umana è il rapporto con “l’altro”, con il mondo circostante, variegato e fatto di mille, incredibili sfaccettature . Nella ricerca personale di un benessere a cui tutti aspiriamo, riveste grande importanza il rapporto con l’altro, colui che ci sta accanto, colui che fa parte della nostra vita, del nostro ambito sociale o lavorativo, colui con il quale condividiamo spesso qualcosa, che sia un interesse comune, un momento di svago o semplicemente la visione della vita, considerata da una certa prospettiva.
E qui la nostra quotidianità, già complicata dallo sforzo di essere qualcuno o qualcosa , dalla voglia di realizzare, conquistare, soddisfare, si sente condizionata comunque misura dal rapporto con l’altro, che assume a volte contorni negativi, inquietanti, non soddisfacenti.
Intendersi su quello che noi consideriamo “persona nociva”, è difficile di per sé, perchè in questa definizione entra moltissimo della nostra soggettività, dell’ esperienza personale della vita. Facendo uno sforzo nel tentare di dare una definizione adeguata, potremmo dire che persona nociva può essere definita in generale qualunque persona che manchi di empatia, che entra nella nostra vita senza arricchirla ma turba il nostro essere perchè diverso e opposto è il suo modo di concepire la vita, di relazionarsi, diversi sono i suoi valori, la sua morale, il suo comportamento.
Freud suggerisce, quindi, un sano distacco dalle persone che non apportano stimoli positivi alla nostra vita, ci invita a liberarci da questi piccoli, grandi macigni, nell’ottica della ricerca continua del nostro benessere, nel segno di quel rispetto che dobbiamo portare prima di tutto a noi stessi, facendo un passo avanti rispetto a quello che vogliamo essere e diventare.
In una parola, dobbiamo essere noi ad impegnarci per un cambiamento nelle relazioni, scegliere di dare priorità a sé stessi e al proprio futuro, senza permettere agli altri di delegittimarlo e rallentarne la crescita. È un atto dovuto, a noi stessi e alla nostra sensibilità.