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Tra i flutti della bassa marea, il romanzo ispirato al museo archeologico lametino

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Tra i flutti della bassa marea, il romanzo ispirato al museo archeologico lametino

Tra i flutti della bassa marea, il romanzo ispirato al museo archeologico lametino

Il museo archeologico lametino è protagonista dell’ultimo romanzo di Antonietta Vincenzo, Tra i flutti della bassa marea, che sarà presentato a Palazzo Nicotera, lunedì 14 maggio alle 17.30, nell’ambito della prestigiosa rassegna “Il maggio dei Libri”, organizzata dalla Biblioteca Comunale.

Converseranno con l’autrice la giornalista Lina Latelli Nucifero e il critico letterario Pasquale Allegro. All’evento, presenzieranno la presidente dell’Associazione archeologica lametina, Vincenzina Siviglia Purri, e i componenti dell’associazione.

Il racconto si svolge prevalentemente all’interno di un museo archeologico, dove la protagonista, Valentina, cerca gli spunti per sviluppare la tesi in archeologia. A farle da guida è Lucio, giovane archeologo, alle prese con un passato avvolto nel mistero, che egli vorrebbe scoprire anche con l’aiuto di Valentina. La ragazza si viene così a trovare coinvolta in una serie di situazioni che sfuggono al suo controllo razionale.

Antonietta Vincenzo, una delle scrittrici più creative e raffinate dell’attuale panorama letterario, svela com’è nata l’idea di raccontare un museo in un romanzo: “Casualmente- dice-  durante una visita al museo archeologico di Lamezia, che mi ha incantato con il suo fascino, che è il fascino di un passato millenario, a me sconosciuto.

Lungo il percorso, la presenza di due scheletri, uno maschile e l’altro femminile, sistemati nella stessa posizione in cui sono stati rinvenuti, uno accanto all’altra, così vicini da sembrare abbracciati, mi ha fatto scattare la molla della fantasia. Per una forma di gratitudine, ho voluto dedicare il libro al Museo, che è stata la mia fonte di ispirazione.

Non è una storia di sentimenti- afferma Vincenzo- ma sui sentimenti, narrata in modo psicologico e introspettivo. In particolare, il racconto è incentrato sul travaglio interiore del giovane Lucio”.

Pasquale Allegro così spiega il valore letterario dell’opera: “La vicenda di due giovani, una alle prese con un futuro da costruire e l’altro con un passato da ricomporre. Ognuno di loro, pagina dopo pagina, illuminerà il proprio lato oscuro, farà i conti con esso.

Così ci si trova a ripercorrere la vita di Lucio, a indagare la dimensione emotiva del dolore e della fragilità davanti a una realtà ridotta a vividi ricordi che tornano a fare visita. Due esseri inquieti, alla ricerca di verità e amore, affascinati dalla bellezza del cammino”.

 

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