Trame 13: la memoria come filo conduttore di cultura e partecipazione
2 min di letturaTrame torna a Lamezia Terme con il tema della memoria come filo conduttore per l’edizione del 2024
Nonostante l’incertezza dovuta all’attesa dell’approvazione del bando regionale, gli organizzatori si mostrano ottimisti e fiduciosi nel successo della manifestazione.
Il presidente Nuccio Iovene apre la conferenza affermando che quest’anno il festival non si limiterà ai luoghi tradizionali, ma si estenderà a tutta la città attraverso delle “contaminazioni” che coinvolgeranno anche l’arte, i social e l’attualità politica. Inoltre, il numero di partner e sponsor è aumentato, dimostrando l’interesse e il supporto per la continuità di Trame nel tempo.
Il programma presentato dal direttore artistico Giovanni Tizian prevede la trattazione di temi importanti come i migranti, i minori e la migrazione sanitaria, con l’obiettivo di riportare la memoria al centro del dibattito culturale e politico.
Il sindaco Mascaro sottolinea l’importanza di non dimenticare la storia e la cultura del territorio, mentre l’assessore alla cultura Spinelli esprime la speranza che Trame possa contribuire a creare un senso di comunità attraverso la partecipazione dei giovani.
La direttrice del museo archeologico, Simona Bruni, annuncia alcune mostre importanti che saranno esposte durante il festival, tra cui opere sequestrate alla mafia e provenienti da diverse parti d’Italia.
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