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Trentuno giovani scelgono le Scuole di specializzazione di area sanitaria dell’Unical

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Una straordinaria opportunità per i nuovi medici di formarsi restando in Calabria, aumentando il numero di specialisti disponibili a rimanere al termine del percorso. Le strutture ospedaliere beneficeranno da subito della presenza di specializzandi, migliorando i servizi per i cittadini

Partono con slancio le neonate Scuole di specializzazione di area sanitaria attivate dall’Università della Calabria, con sede presso l’ospedale di Cosenza, ma collegate a strutture ospedaliere distribuite in tutto il territorio regionale e anche a Potenza.

Annunciate solo poche settimane fa, le quattro scuole di Chirurgia Generale, Ematologia, Malattie Cardiovascolari e Nefrologia hanno ricevuto un numero incoraggiante di iscrizioni (21 in tutto), superando le aspettative di partenza, che le vedono penalizzate dal poco tempo a disposizione per promuovere i nuovi corsi nel panorama accademico italiano e dall’assenza di laureati in medicina all’Unical, dove il corso di studio è appena al II anno. Dieci laureati non medici, inoltre, si sono iscritti alla quinta Scuola di specializzazione, quella in Patologia clinica e biochimica clinica, aperta anche a chi ha conseguito il titolo in Farmacia, Biologia, Chimica e classi equivalenti.

I neo specializzandi sono stati accolti questa mattina (4 novembre) all’ospedale dell’Annunziata dal rettore dell’Unical, Nicola Leone, dal direttore del Dipartimento di Farmacia, Vincenzo Pezzi, e dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Vitaliano De Salazar, che hanno rivolto loro un augurio di buon lavoro.

Nel dettaglio, sono stati assegnati 4 posti per la scuola di Chirurgia generale, 3 per la Nefrologia e 14 per le Malattie cardiovascolari, in questo caso coprendo il 100% dei posti a bando. In tutto sono state assegnate 14 borse di studio nazionali e ulteriori 7 finanziate dalla Regione.

Un dato degno di nota è che tutti i 21 posti sono stati occupati da giovani medici provenienti da altre università italiane, da Firenze a Roma, da Catania a Perugia e anche dalla Romania, non avendo Unical ancora laureati in Medicina. Accanto a loro, sono entrati in ospedale anche 5 dottorandi, tra cui alcuni già in possesso di specializzazione, che contribuiranno ad accrescere la risorse mediche nei reparti.

«Siamo soddisfatti e orgogliosi di essere già riusciti ad appena due anni dall’avvio del corso di Medicina, a far aprire ben 5 Scuole, che hanno attratto l’interesse di 31 giovani laureati, provenienti da tutta Italia – ha dichiarato il rettore dell’Università della Calabria Nicola Leone. – Formare specialisti qualificati direttamente sul nostro territorio è un obiettivo strategico e questo interesse dimostra la bontà del nostro progetto. I benefici saranno molteplici: per i giovani, per le strutture sanitarie e per il territorio».

Il direttore De Salazar ha invece aggiunto: «L’ingresso degli specializzandi dà forma concreta al percorso che l’Unical e questa Azienda hanno avviato nel febbraio del 2023. Aver ottenuto l’autorizzazione alle cinque scuole di specializzazione è un risultato importante altrettanto importante è la richiesta dei giovani medici di specializzarsi a Cosenza. All’Annunziata questi giovani professionisti hanno la chance di prendere lezioni di assistenza con il tutoraggio degli ottimi medici del Sistema sanitario nazionale»

I molteplici vantaggi delle Scuole di specializzazione Unical. In primo luogo, la formazione in Calabria permetterà ai calabresi neolaureati in Medicina di formarsi nel proprio territorio, aumentando così il numero di specialisti disponibili a rimanere nel lungo termine. Medici formati sul posto, infatti, tendono a essere più motivati a lavorare nella loro terra d’origine, contribuendo a rafforzare il sistema sanitario calabrese. Questo è particolarmente importante per affrontare la carenza di personale specializzato che affligge la regione.

Inoltre, le strutture sanitarie beneficeranno immediatamente della presenza di specializzandi, che parteciperanno attivamente alle attività cliniche. Questa interazione non solo migliorerà la qualità dei servizi offerti ai cittadini, ma offrirà anche ai neolaureati l’opportunità di applicare le loro conoscenze in un contesto pratico, creando un ambiente di apprendimento dinamico.

Infine, le Scuole di specializzazione rappresentano un ambiente ideale per lo sviluppo di ricerche e studi clinici innovativi e multidisciplinari, in un’epoca in cui la medicina richiede sempre più approcci integrati, anche con il supporto delle nuove tecnologie e dell’Intelligenza artificiale.

Come funzionano le Scuole di specializzazione.Ogni anno il Ministero dell’Università pubblica il decreto con i posti disponibili per ciascuna delle 51 diverse specializzazioni previste. Per l’anno accademico 2024-2025 i posti totali sono 15.577, di cui 14.576 coperti con fondi statali e il resto finanziato da altri enti, pubblici o privati. I posti vengono assegnati tramite concorso nazionale, che prevede una prova scritta sugli argomenti del corso di laurea in medicina e chirurgia e la valutazione dei titoli e del curriculum formativo.

I candidati possono indicare al massimo 10 scuole di specializzazione come preferenze che vengono poi assegnate in base al punteggio ottenuto. Completati i 4, 5 o 6 anni della scuola di specializzazione, i medici conseguono il diploma di specialista.

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