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Trieste chiama, la Calabria risponde. Domani manifestazione NO green pass

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Trieste chiama, la Calabria risponde. Domani manifestazione NO green pass

Domani sabato 30 ottobre dalle ore 17.00 su corso G.Nicotera (area palme) a Lamezia Terme, è atteso un sit-in pacifico per manifestare il totale dissenso verso il green pass

Comunicato Stampa

E’ chiaro a tutti orami che la certificazione verde non rappresenta in nessun modo un strumento per la tutela della salute pubblica, bensì intende subordinare obbligatoriamente diritti costituzionali ed universali individuali quello alla libertà di circolazione, alla possibilità di accedere a pubblici servizi, nelle scuole , al lavoro, più in generale, gran parte delle attività quotidiane al possesso di un Covid-Green-Pass, rilasciato solo in caso di avvenuta vaccinazione o di effettuazione di un tampone entro 48h precedenti.

Tutto questo appare pacificamente discriminatorio e volto ad imporre con un “ricatto di Stato” un trattamento sanitario sperimentale e non obbligatorio.Giù le mani dal lavoro, il lavoro è sacro e lo difenderemo ad oltranza.

Il Green Pass appare inoltre in contrasto con principi e norme nazionali e sovranazionale riportati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, nei seguenti riferimenti: articoli 3, 13, 32, 120 della Costituzione, articoli 2, 5, 10/1, 21 della Convenzione di Oviedo, Trattato di Norimberga.

Il decreti legge n°105, 111, 127 che introducono la certificazione verde, contrastano palesemente con il regolamento comunitario 953/21 del 15 giugno 2021che introduce il green pass a livello europeo, che così recita “ è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate”.

Questa condizione secondo la gerarchia delle fonti, a seguito di conclamata giurisprudenza nazionale e comunitaria, impone di disapplicare il green pass pena responsabilità civile e penali per i funzionari pubblici e datori di lavoro (art.28 costituzione).

Non esiste nessuna divisione sociale, per come qualcuno in maniera subdola e meschina vorrebbe far intendere, la discriminazione generata dal green pass riguarda la libertà di tutti, vaccinati e non vaccinati.

Cosa faranno le persone sottoposte a vaccinazione nel momento in cui il green pass scadrà? Si continuerà all’infinito con le inoculazioni?

Resistenza ad oltranza nel pieno rispetto delle norme soprattutto della costituzione repubblicana, fino a quando la certificazione verde non verrà ritirata.

Unisciti alla protesta.

Italexit con Paragone Calabria

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